I dati relativi all’andamento pubblicitario nel primo trimestre 2010 mostrano una robusta crescita degli investimenti nel settore, segno della fiducia delle aziende nei confronti della ripresa dell’economia. In termini assoluti, la spesa complessiva è ancora largamente al di sotto del fatturato pre-crisi, ma il balzo del 4% fa ben sperare per il futuro.
La crescita, come era da attendersi, non è uniforme su tutti i media, e si evidenziano alcune tendenze che caratterizzeranno i prossimi trimestri.
In primis, si osserva la polarizzazione degli investimenti nel settore dei quotidiani, con una spartizione che privilegia la pubblicità nazionale sui quotidiani a pagamento, mentre la pubblicità locale cresce nella free press. Ne consegue una maggiore uniformità dei messaggi sui media, elemento utile anche per i lettori, che “sanno” dove trovare l’advertising per ogni segmento di mercato.
Diminuiscono sempre più (di oltre il 10%) gli investimenti sui periodici, conseguenza delle minori copie vendute e soprattutto della sempre maggiore confusione tra pagine pubblicitarie e contenuti redazionali: dai motori alla moda, dai cellulari ai prodotti beauty, la maggior parte degli articoli sono, a tutti gli effetti, pubblicità mascherata da contenuto giornalistico.
Risale (+32,4%), a sorpresa, il cinema: un media che era diventato ormai marginale e che ora viene riscoperto dalle aziende, nel tentativo di diversificare sempre più l’investimento.
Il mercato è ora in gran fermento: nei prossimi mesi si vedrà quali tendenze emergeranno con più forza.