Bookliners, un sito italiano di social reading

il successo dei social network nasce dalla tendenza delle persone a condividere pensieri, opinioni, emozioni fino alla più banale quotidianità. Ma non c’è soltanto Facebook: sul Web stanno crescendo altre esperienze virtuali che aggregano gli utenti in base ad un loro specifico interesse.

E’ il caso di Bookliners, social network dedicato agli amanti dei libri, che segue nel tempo i più famosi aNobii e Goodreads, e che da questi si differenzia per ulteriori funzionalità: oltre a poter pubblicare l’elenco dei propri libri preferiti e di scambiare opinioni con altri utenti, su Bookliners è possibile anche leggere i testi, acquistarli, inserire direttamente nelle pagine propri commenti, citazioni, annotazioni, elementi in formato audio e video. Ciò nella logica secondo cui “la letteratura non la fanno i libri ma i discorsi sui libri”.

Il progetto, interamente italiano, si presenta come uno strumento di lettura condivisa, nella logica del social reading, che gli esperti quali Gino Roncaglia (docente all’Università della Tuscia, in La quarta rivoluzione. Sei lezioni sul futuro del libro, Laterza 2010) indicano come una delle nuove frontiere che sono state aperte dallo sviluppo dell’editoria digitale.

Gli sviluppatori sono un team di persone relativamente giovani: ideato da Clelia Caldesi Valeri (34 anni), è stato realizzato da un gruppo di collaboratori 30-40enni, tra i quali spicca il nome di Luca Novarino, già ideatore del progetto multimediale Memoro, una "banca della memoria" sul Web.

Sul piano tecnologico, il formato scelto per i libri è Booklin, con il quale i libri sono disponibili in streaming su qualsiasi piattaforma (pc, tablet) e sistema operativo. Gli utenti possono consultarne alcune pagine gratuitamente o acquistarli in versione Booklin, ad un costo che è, al massimo, pari a un terzo dell’edizione su carta.

Un forte risparmio, a cui si aggiunge la possibilità di inserire e condividere commenti testuali, audio e video, postare su Twitter o Facebook i brani preferiti, partecipare a gruppi di lettura e discussione in perfetto stile social. Una modalità di funzione così descritta dalla ideatrice Clelia Caldesi Valeri:

"Con Bookliners vogliamo entrare dentro i libri. Questi ultimi non sono più solo una copertina pubblicata online ma si aprono all’intervento dei lettori direttamente sulla pagina elettronica".

Tali funzionalità sono state applicate anche a contenuti (note, link) proposti dall’autore (è il caso di Il mio impero è nell’aria Mininum fax, di Gianluigi Ricuperati), offrendo al lettore una versione "aumentata" del testo.

Un modello di business che si presenta come sostenibile sul piano economico. Bookliners trattiene il 30% dei ricavi dalla vendita dei libri (70% all’editore) e finora ha aggregato oltre 20 editori di piccole medie dimensioni, tra cui Minimum fax, Nottetempo, Iperborea e Newton Compton.

Il sito costituisce quindi anche con un’ottima occasione di visibilità e promozione per i piccoli editori che non riescono a trovare adeguato spazio su un mercato sempre più dominato dai grandi gruppi editoriali e dalle catene di librerie. Su Bookliners, invece, possono costruire un rapporto diretto con i loro potenziali lettori, e beneficiare della loro attività social su Twitter e Facebook.

In tal senso, nel mercato editoriale Bokkliners si propone come una piattaforma di business intermedia tra l’autoproduzione (lulu.com, ilmiolibro.it) e i siti di commercializzazione sul web (ibs.it, bol.it). Inoltre, il sito si integra perfettamente nel nuovo trend che favorirà sempre più la fruizione dei libri in formato digitale (ebook), riducendo i costi di acquisto e la carenza di spazio casalingo per i “grandi lettori”, la fascia più profittevole di consumatori.

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