I nuovi giovani imprenditori in Italia? Cinesi

Un’azienda storica fiorentina (accessori in pelle) in crisi da anni. Che oggi torna in pista con un negozio in via Tornabuoni, il salotto di Firenze dove si affacciano le boutique del lusso che attraggono i turisti di fascia alta. Una produzione di alta qualità, per riportare al suo splendore un marchio storico, che negli anni ’70 era sinonimo di qualità e stile.

Ma il nuovo flagstore di Desmo, inaugurato il 13 giugno scorso alla vigilia dell’evento Pitti Uomo, che attrae buyer di tutto il mondo, non è di un gruppo o di un imprenditore italiano. Sono toscani i pellami utilizzati nelle oltre cento creazioni esposte in vendita, è "made in Italy" lo stile e le regole di lavoro degli artigiani. L’imprenditore è una giovane donna. Cinese. 32 anni, in Italia dall’infanzia, ha registrato nel 2008 un suo brand di pelletteria, Jacky & Celine, distribuito nel mondo in 20 paesi, da Mosca a Dubai.

Ci poniamo alcune domande: perché un marchio storico ha dovuto aspettare la giovane Suping Lin, nota con il nome italiano di Sara, per tornare sul mercato? Nessun gruppo italiano era interessato? Nessuno ha voluto rischiare? E tra i giovani imprenditori (perché Sara è giovane) nessuno ha progettato di rilevare il marchio?

Il rischio della nostra industria è enorme: se le imprese più grandi e prestigiose dello stile Made in Italy diventano di proprietà francese (come è successo, per esempio, a Gucci, Bottega Veneta, Bulgari) e se i marchi dimenticati, minori, in crisi, sono acquistati da una aggressiva generazione di nuovi imprenditori asiatici, cosa rimarrà all’Italia? Non si vive di sola finanza, o di servizi o di Pubblica Amministrazione e del suo "indotto".

Ci vuole voglia di rischiare, impegno, creatività. E, da parte del sistema bancario, più attenzione alle imprese locali piuttosto che ai "business" con gli strumenti derivati.

Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.

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