BIP Mobile, il primo operatore virtuale low cost

Il 20 settembre debutta sul mercato italiano un nuovo operatore telefonico virtuale (utilizza la rete radiomobile di H3G), che si presenta come “il primo operatore low cost”, vantando tariffe ampiamente inferiori alla concorrenza. Fondata da un italiano (Fabrizio Bona) e con sede a Roma, si è ispirata alla francese Free.

La sua entrata in scena è stata affiancata dalla diffusione di notizie in merito a presunte attività di boicottaggio commerciale da parte dei leader di mercato, descrivendo una loro altrettanto presunta apprensione per un concorrente così aggressivo.

A prima vista, la promozione 3×3 (3 cent al minuto per le telefonate e 3 cent di ricarica per ogni sms ricevuto) sembra un’ottima offerta, ma il consumatore che si sente attratto dall’offerta deve compiere una valutazione molto più completa. Infatti, solo in questo modo può rendersi conto delle peculiarità della new entry nel settore mobile.

BIP Mobile è probabilmente un’ottima occasione per il traffico voce e ciò può essere interessante per gli utilizzatori “tradizionali” della telefonia cellulare,:ma è un mercato in declino, così come sono in declino i cellulari stessi, soppiantati largamente dagli smartphone.

Oggi il business del settore si muove dal traffico voce al traffico dati, dalle telefonate ed sms alla consultazione di internet: posta elettronica, social network, app di vario genere, giochi on line, siti web in versione ottimizzata per gli smartphone. Gli utenti, specialmente i più giovani, “consumano” traffico dati per informarsi, giocare, dialogare su Facebook. Non fanno lunghe chiamate (e quindi lo sconto sui minuti di conversazione incide poco sui bilanci), di cui comunque pagano lo scatto alla risposta ad un costo analogo agli altri operatori.

Se si osservano le tariffe offerte per la navigazione sul web, esse sono in linea con gli altri operatori: 2 euro a settimana sia su pc/tablet che su smartphone. Ma offrono un volume di traffico più basso (500 mb per i pc/tablet e 300 per gli smartphone), che fa scattare più facilmente un costo a consumo non indifferente, pari a 1 euro al giorno per ogni ulteriori 50 mb.

L’azienda, che si presenta al pubblico con un sito web estremamente vivace e colorato, e con un testimonial amato da bambini ed adolescenti (un noto personaggio dei Looney Toons), punta chiaramente sul pubblico più giovane. Che utilizza il telefonino in prevalenza per attività estranee alle chiamate: scaricare musica, postare foto, aggiornare il proprio profilo Facebook, twittare. Molteplici attività che rapidamente consumano il plafond di traffico, erodendo, con prelievi giornalieri, il credito residuo delle carte prepagate, la forma di uso preferita dai giovani.

L’azienda si è posta l’obiettivo di avere entro un anno un milione di clienti, quintuplicandoli nell’arco di quattro anni; il break-even è stato determinato intorno ai 700.000 clienti.

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