Con il progetto Cloud4care, Sia, Intesa SanPaolo e Unicredit hanno messo in atto un modello di Corporate Social Responsibility concreto e di alto valore scientifico e sociale. Per la prima volta, la "responsabilità sociale" delle imprese viene declinata in una collaborazione proficua con il mondo della ricerca, che apporta reali vantaggi alla comunità scientifica. Nel dettaglio, Cloud4care, acronimo di "Cloud4CAncerREsearch" è un cloud scientifico-bancario in cui i sistemi informatici delle banche citate mettono a disposizione la loro capacità elaborativa per le esigenze di calcolo dei ricercatori dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri". E’ noto che oggi la ricerca biomedica, e in particolare il sequenziamento del DNA richiedono una potenza di calcolo ingente, che coinvolge miliardi di dati. La potenza elaborativa istallata nei centri di ricerca è insufficiente, e i tagli di bilancio che sono stati effettuati in questi anni dai Governi hanno aggravato la situazione.
Oggi, con il contributo dei principali protagonisti del credito, una potenza elaborativa di 4.000 CPU (unità centrale di elaborazione) e 1 Terabyte di memoria RAM si affiancano ai 40 CPU di cui disponeva il "Mario Negri", moltiplicando per un fattore 100 la sua capacità di elaborare dati, con l’effetto di ridurre i tempi di calcolo (per un file di 4Gb, i tempi scendono da 2 ore a 10 minuti) e di aumentarne la precisione di circa 100 volte.
Un progetto che mette in luce l’impegno sociale dei leader del settore bancario, migliorando profondamente la loro popolarità e reputazione. Posto sotto accusa a livello mondiale quale responsabile della crisi economica innescata nel 2007 e a livello nazionale per la eccessiva prudenza nel concedere prestiti e mutui a imprese e famiglie, il sistema bancario può ora vantare un progetto che contribuisce alla ricerca molto più di un semplice finanziamento ed un approccio ai problemi del Paese concreto e responsabile.