Impianti fotovoltaici e autoconsumo: vantaggi economici

Con la fine degli incentivi del V Conto Energia, terminati a luglio 2013, l’autoconsumo istantaneo è il vero valore aggiunto e il fattore di maggiore risparmio per chi intende installare impianti Fotovoltaici.

Inoltre per impianti FV ad uso domestico (impianti utilizzati per rifornire le utenze domestiche e per immettere in rete la sole eccedenze), la legge di stabilità conferma per tutto il 2014 la detrazione fiscale del 50%, con limite di spesa di 96 mila euro. Detrazione che nel 2015 si ridurrà al 40%, per tornare al 36% nel 2016 con il tetto di spesa fissato a 48 mila euro.

Un impianto fotovoltaico in funzione e connesso in rete produce Kwh di potenza elettrica, che ha due sole possibili “vie di utilizzo”: può essere utilizzata direttamente e istantaneamente dall’utenza, oppure può venire immessa nella rete elettrica nazionale, a disposizione di altri utenti (l’energia elettrica in un impianto senza batterie di accumulo, infatti, non viene immagazzinata, quindi, se non viene istantaneamente autoconsumata, verrà immessa direttamente nella rete elettrica).

Il vero vantaggio degli impianti FV in regime di scambio sul posto per l’autoconsumo, sta nel fatto che con l’autoproduzione e con l’autoconsumo istantaneo si usufruisce di energia elettrica senza l’aggravio economico di oneri, imposte e servizi, altrimenti pagabili in bolletta.

Se consumo 100 Kwh di energia elettrica prelevandola dalla rete pagherò non solo la quantità di energia acquistata, ma anche gli ‘oneri generali di sistema’, i servizi di rete e le imposte. Tutte voci di costo addebitate in bolletta e che possono invece essere evitate con l’energia autoprodotta da un impianto FV.

Riportiamo un rapido esempio che descrive il vantaggio economico conseguito con l’installazione di un impianto FV ad uso domestico, in regime di scambio sul posto per l’autoconsumo.

1. Caratteristiche Impianto FV:

· impianto di 3 Kwp di potenza installato sul tetto e rivolto a sud;

· contratto di fornitura: utenza di tipo domestico, connesso in bassa tensione, in regime di maggior tutela, con il contratto di fornitura standard di 3 Kw (potenza contrattualmente impegnata);

· consumi medi annuali di 3.000 Kwh/anno.

2. Calcolo energetico su base annuale:

· Energia prodotta in totale dall’impianto fotovoltaico: 3.300 Kwh;

· Energia autoconsumata istantaneamente: 1.100 Kwh;

· Energia immessa in rete: 2.200 Kwh (cioè: 3.300-1.100 Kwh);

· Energia prelevata dalla rete: 1.900 Kwh;

· Energia immessa in eccedenza rispetto ai prelievi: 300 Kwh (cioè: 2.200-1.900)

Consumi annuali dell’utente: 3.000 Kwh (cioè: 1.100+1.900 Kwh)

3: Calcolo economico su base annuale in scambio sul posto:

· l’energia prelevata dalla rete ha un costo per l’utente finale di circa 0,20 €/Kwh (compreso di tutto: imposte, accise, servizi, …);

· l’energia immessa in rete ha un valore di circa 0,10 €/Kwh (valore che riguarda la sola quota energia, senza tutte le altre voci pagate in bolletta);

· il rimborso del contributo in conto scambio ha un valore di circa 0,14 €/Kwh (ovvero il valore dell’energia più il controvalore unitario relativo ai servizi).

Quindi:

Attraverso l’energia autoconsumata l’utente risparmia: 1.100 X 0,20 = 220 € (0,20 è il prezzo medio lordo, comprensivo di tutto, dell’energia pagata in bolletta).

Attraverso le bollette elettriche l’utente paga: Energia prelevata: 1.900 X 0,20 = 380 € .

Attraverso lo Scambio sul Posto l’utente riceverà dal Gse:

Þ Contributo in conto scambio, a titolo di rimborso: 1.900 X 0,14 = 266 € (circa)

Þ Valore delle eccedenze di energia in più immessa in rete: 300 X 0,10 = 30 € (circa)

Queste cifre, seppur indicative, rendono l’idea del risparmio, e del guadagno, che l’utente ottiene installando l’impianto fotovoltaico di 3 Kwp (per una spesa di circa 7,5 mila euro).

In conclusione:

· spesa annuale in bolletta senza impianto fotovoltaico: 600 €/anno (per consumi di 3.000 Kwh/anno);

· spesa annuale in bolletta con impianto fotovoltaico in scambio sul posto: 114 € (cioè: 380-266);

· guadagno annuale con i benefici dello scambio sul posto (sommando il risparmio effettivo in bolletta, i contributi di scambio sul posto e per l’eccedenza, la quota in detrazione fiscale del 50%, con un autoconsumo del 30% dell’energia prodotta, sottratto la spesa di consumo): 220 + 266 + 30 + 375 – 380 = 511 €

Quindi è bene sottolineare che, ad oggi, l’autoconsumo è sempre il fattore di maggior risparmio: più aumenta la quota di autoconsumo più aumentano gli introiti.

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