Si è tanto parlato dell’evento mondiale Expo 2015 che ha visto la sua partenza in maniera puntuale e soddisfacente. Il nostro Paese, per burocrazia e blocco lavori, è sempre al primo posto con un’immagine certamente non soddisfacente sia agli occhi del Paese sia a livello internazionale. Expo è una realtà che, se vista con occhi e con sentimenti costruttivi, può essere un mutamento di percorso da parte di tutti. Il senso di responsabilità dovrebbe essere al primo posto, mentre quello dell’”apparire” all’ultimo posto. Anche i Black bloc sono da mettere all’ultimo posto in quanto non è questo il metodo di testimoniare. Si può testimoniare se si ha una maturità democratica, a partire dal rispetto di se stessi e il rispetto verso la comunità.
Un ottimo segnale è stato dato dai cittadini lombardi e non, che hanno partecipato a ripristinare Milano e, per fortuna, non c’è stato il tempo di interventi che riguardano la sicurezza, la responsabilità e la remunerazione. Esistono degli atti spontanei che il cittadino sente, partecipa ed è vincente, specialmente quando non c’è il colore della politica e Milano ne ha dato la dimostrazione. Non ha importanza se partiti e politici l’indomani cercano di inserirsi, non serve! Non serve neanche dire “poteva andare peggio!” in quanto si prende atto del peggio e del superlativo assoluto mancato. Se un risultato è identificato con due segni – positivo e negativo – non vi è una terza via.
Nel nostro Paese ed in particolare i nostri politici, anche ignoranti, sono pronti ad affrontare temi con interpretazioni diverse anche dinanzi a fatti evidenti e concreti. Questo vuol dire essere distanti dalla politica e non avere la necessaria e giusta partecipazione per un Paese democratico. La comunicazione è fondamentale ma va coniugata con la responsabilità e, non sempre, con l’interpretazione di parte. Diamo un esempio al Mondo con Expo 2015 per dire e dimostrare cosa sa fare il nostro Paese.
Il nostro Paese merita posizioni diverse a livello internazionale, non deve sempre trovarsi nelle graduatorie basse. Una bella risposta Expo 2015 l’ha data in particolare alla Germania, alla Francia, etc. dimostrando che il nostro Paese ha anche persone, imprese e management capaci di raggiungere obiettivi e risultati. Come tutte le cose il bilancio va fatto alla fine e noi siamo pronti nella veste di osservatori a monitorare il percorso.
La visione per il nostro futuro non è ben delineata, vi sono giovani che non lavorano, gente che perde il lavoro, insomma incertezze non ci mancano, ma la volontà di ognuno di noi sarà in grado di cambiare e migliorare il Paese.