Il primo argomento che è sotto gli occhi di tutti è quello dell’immigrazione che a molti soggetti istituzionali sembra essere sconosciuto.
Molte istituzioni hanno perso di vista l’arte della diplomazia e del diritto internazionale. Emerge quotidianamente nel contesto dell’Europa che non vi è una vera visione europeistica, ma bensì prevalentemente di parte. Nessuno ricorda le difficoltà per creare l’Unione Europea a partire dal Trattato di Roma dal 1957 in avanti.
Tutto ciò accade nonostante ci troviamo ogni giorno dinnanzi alla tragica visione di bambini poco più che neonati e altri più “grandicelli” in compagnia, ma non sempre, dei propri genitori che decidono di attraversare il Mediterraneo nella disperazione più totale. Decidono comunque di imbarcarsi anche se non conoscono le regole europee, la situazione economica di ogni singolo paese e le annesse difficoltà esistenti. Sono genitori che fanno sacrifici economici disumani per permettere a loro stessi e ai loro figli di prendere un barcone che gli consenta di fuggire alla ricerca di un futuro migliore. Vivono quotidianamente con la speranza che un giorno possano pagare quel barcone e partire ma anche e soprattutto arrivare a destinazione.
Che il mondo stia cambiando è sotto gli occhi di tutti. Da tempo sostengo che l’intellighènzia ed in particolare una certa frangia di economisti stia tentando di dare delle direttive concrete, ma che non è facile dare delle indicazioni evitando di fare sfoggio di una cultura superata e non più attuabile.
Servono dei nuovi indicatori per cercare di creare e formalizzare un piano strategico nel breve e nel medio termine. Prima dell’estate molti problemi erano irrisolti, tuttora rimangono irrisolti, proviamo ad essere più seri ed ancora di più concreti evitando di fare il gioco delle “tre carte”. In tutto questo anche lo Spirito Santo è in fibrillazione. Ciò è dovuto allo spirito italiano e alla fantasia argentina, Papa Francesco nel ruolo di Santo Padre chiede di pregare per lui, ne sono convinto ne ha proprio bisogno.