Smart clothing e tecnologie wearable: individuo e consumatore ai tempi dell’Internet delle cose

Nel pieno del fervore tecnologico e creativo del mondo IoT (Internet of Things) c’è un settore che sta offrendo diverse innovazioni interessanti, stiamo parlando delle tecnologie indossabili, più precisamente dei sistemi smart wearable e smart clothing, ovvero tutti quei dispositivi tecnologici intelligenti collegati alla Rete che indossiamo, come accessori o come capi di abbigliamento, dotati di funzioni tecnologiche all’avanguardia in grado di potenziare l’efficienza del nostro agire quotidiano.

Proprio nell’ambito clothing di recente sono emerse alcune innovazioni interessanti. In primis la scoperta di un inchiostro innovativo che può essere utilizzato per stampare dei circuiti elettronici direttamente sui tessuti, sfruttando questa tecnologia sarà possibile realizzare tessuti e vestiti intelligenti con processi molto più rapidi. Pensiamo agli sviluppi in ambito IoT e wearable technology che possono concretizzarsi, pensiamo all’utilità che può avere nella realizzazione di dispositivi indossabili che monitorano il nostro corpo o l’ambiente che ci circonda. Tra i capi indossabili che monitorano le funzioni corporee con scopi medici e di benessere (smart health wearable), un esempio di tecnologia già esistente applicabile in ambito sportivo e atletico, è uno scaldamuscoli che monitora l’attività muscolare. Pensiamo anche agli abiti che un domani potrebbero scaldarci o refrigerarci. Una delle criticità che emergono in questo campo di ricerca riguarda l’alimentazione dei dispositivi, molti poli di ricerca si stanno adoperando per comprendere delle modalità adeguate per creare dei tessuti in grado di immagazzinare energia. Le prime soluzioni che si stanno perseguendo riguardano supercondensatori in grafene e nano tubi di carbonio intrecciati ai tessuti che consentano di immagazzinare energia oppure abiti che includono celle solari.

Un ulteriore esempio virtuoso del frutto della ricerca e dell’avanguardia è Wasp, un abito costituito da una tecnologia avanzata di sensori indossabili, creato apposta per i vigili del fuoco, resistente al fuoco, confortevole, che monitora battito cardiaco, respirazione, postura e attività corporea, un capo altamente smart dotato anche di microcamere e di un sistema di localizzazione.

Per quanto concerne le tecnologie indossabili che interagiscono con i nostri dispositivi e l’ambiente che ci circonda, la startup italiana Hiris è fra le più pionieristiche e sta sviluppando dei capi che se indossati permettono di comandare a distanza i propri dispositivi domestici con semplici gesti.

È evidente dunque, che in questo contesto iperconnesso, le continue innovazioni con l’avvento delle tecnologie più disparate e anche di questi dispositivi intelligenti indossabili(smart wearable devices) stanno trasformando e rivoluzionando i nostri stili di vita. Il progresso e lo sviluppo ci fortifica nel nostro incedere quotidiano, come nell’ambito health citato poco fa, dove grazie alle nuove tecnologie potremmo mantenerci monitorati e controllare ogni prestazione e anomalia del nostro corpo, oppure nell’ambito smart home, dove potenziando le nostre funzioni sullo spazio/tempo potremmo attivare i dispositivi e monitorare a distanza la nostra casa.

La trasformazione avviene anche in ambito business, in ottica marketing. Aziende e agenzie si "leccano i baffi”. La mole di informazioni che vengono raccolte su noi stessi saranno sempre maggiori, ogni azione compiuta da noi o dalle nostre cose verrà registrata, una mole di dati infinita verrà memorizzata. Per di più aumentano i media praticabili per veicolare la comunicazione di marketing e pubblicitaria. Le aziende, venditori e brand avranno sempre più punti di contatto possibili con potenziali clienti e con i clienti già acquisisti. Tutti questi nuovi touch point renderanno la nostra esperienza diversa, rendendola (entro i limiti della saturazione informativa) come mai è stata vissuta prima, ci stiamo trasformando in quanto abitanti di un mondo sempre più tecnologico, digitale e iperconnesso, ma anche in quanto consumatori con una nuova esperienza di marca e in quanto soggetti/oggetto, sempre meno in aggregazione, delle ricerche di mercato e di un offerta sempre più personalizzata ad hoc. Le aziende affiancate dalle agenzia di pubblicità e creative si stanno già "sbizzarrendo" per cogliere queste nuove opportunità e progettare un piano di marketing che sia per noi adeguato ed esperienziale. Ecco che l’IoT e le tecnologie wearable permetteranno di sfruttare un altro canale di raccolta di info e dati sensibili utili alle strategie di marketing. Vedremo, ad esempio, nei nostri smartwatch delle comunicazioni pubblicitarie “ultrapersonalizzate” ed in real-time.

Fra  tutte queste innovazioni tecnologiche esemplari, vi sono però anche degli interrogativi da porsi, se non altro per affrontare il progresso con una maggiore consapevolezza afferrando i possibili bonus ma anche affrontando gli eventuali malus.

Siamo, saremo soddisfatti e contenti per certi aspetti, ma anche insoddisfatti e infastiditi per altri, dobbiamo capire quale sarà il punto di rottura. Saturazione informativa, gestione della sicurezza e tutela delle informazioni sono problematiche reali e da affrontare seriamente. Occorre porsi delle domande sul quando potrà spezzarsi l’equilibrio fra malcontento e progresso, se non altro per controllare uno sviluppo che non sempre è virtuoso per tutti e che va governato prima che sia per certi aspetti ingestibile.

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