Il cittadino in generale è smarrito dinanzi a terminologie anglosassoni che hanno sempre significati plurimi. Molto spesso, ciò diventa un fatto ostativo per lo sviluppo di prodotti e servizi nelle PMI. A tal proposito in ambito economico-aziendale vi è uno di questi termini che merita più di qualche puntualizzazione e sulla quale è opportuno soffermarsi: il marketplace.
Per taluni è il luogo reale o metaforico in cui avvengono degli scambi. I marketplace si distinguono in base alla tipologia del prodotto: verticale quando offrono un’unica tipologia di prodotto; orizzontale quando offrono prodotti e servizi di tipo diverso, come ad esempio Amazon.com. In base agli operatori che vi prendono parte abbiamo marketplace business to consumer, business to business o consumer to consumer.
Il marketplace sta trovando nuova linfa e un giusto spazio grazie alla conoscenza e alla diffusione di Internet. L’evoluzione apportata dalla Rete vede, nelle sue ultime accezioni, il marketplace unito al cloud computing: si pensi ad esempio allo sviluppo di un marketplace come applicazione web di un’infrastruttura di cloud computing di tipo IaaS(Infrastructure as a service) e l’utilizzo di tecniche di contestualizzazione per la personalizzazione e configurazioni di risorse sul cloud.
Lo sviluppo di tecnologie informatiche sempre più potenti oltre alla sempre più diffusa facilità di accesso ad internet ha consentito al cittadino la fruibilità dei servizi cloud. Una qualsiasi persona che si collega ad un cloud provider ha la possibilità di utilizzare software remoti non direttamente installati sul proprio computer e nello stesso tempo salvare i dati su sistemi di archiviazione remoti. Il marketplace, tra l’altro offre ai clienti/utenti del cloud anche la possibilità in modo semplice di scegliere il tipo di risorsa che si intende utilizzare e di contestualizzarla in base alle proprie necessità.
Il marketplace cloud, in genere, fornisce ai clienti applicazioni cloud native e applicazioni create da sviluppatori di terze parti. Il ruolo degli sviluppatori è proprio quello di aiutare le parti interessate a colmare il divario fra fornitore/utente, i limiti di conoscenza e quindi soddisfare le esigenze del cliente, facilitando il compito di quest’ultimo per gli acquisti.
[…]Il marketplace ideato per un’infrastruttura di cloud computing viene realizzato come front-end per l’utente finale della piattaforma di cloud: acquisisce i dati di ingresso e li elabora in modo da renderli conformi a specifiche predefinite utilizzate dal back-end. Tra gli obiettivi del marketplace vi è la distribuzione di applicazioni virtuali pronte ad essere istanziate ed eseguite sulla piattaforma di cloud. L’utente in questo caso avrà a disposizione un’infrastruttura ad hoc generata secondo le proprie esigenze. Un marketplace dovrebbe cercare di offrire un’ampia varietà di “applicazioni virtuali” agli utenti del cloud[…]*
Il marketplace cloud è uno strumento di lavoro di contenuti di particolare interesse che le PMI in particolare possono sfruttare con le dovute valutazioni costi/benefici per migliorare la propria competitività. Occorre però essere propensi a seguire e creare, quando possibile, il progresso mediante l’utilizzo di tecnologie innovative in grado di consentire la crescita della propria impresa, della Rete e del sistema Paese di cui facciamo parte.
*da un interessante progetto di ricerca dell’Università degli Studi di Napoli "Federico II"
