Dopo un lungo periodo di prova, ora YouTube Music è avviabile per smartphone Apple e Android. La nuova app parente di Google Alphabet è la risposta a rivali affermate nello streaming della musica del calibro di Spotify, Apple Music, Pandora, Tidal. La nuova app targata Youtube però si differenzia per il proprio focus sui music video e le registrazioni amatoriali del pubblico, che anche se talvolta appaiono non pulite e perfette, di fatto caratterizzano gli elementi per il quale il “tubo” si è sempre contraddistinto.
YouTube, considerando che non è previsto un music video per ogni traccia, mischierà nella propria offerta video musicali e brani esclusivamente audio per un totale di oltre 50 milioni di canzoni. 20 milioni di queste sono di varia qualità e appartengono alla sfera non professionale con cover e composizioni di artisti emergenti, come già sottolineato questo potrà essere uno dei valori aggiunti sulla quale può far leva YouTube, una leva per nutrire il vantaggio competitivo, non è un caso a degli stessi ingegneri e progettisti del “tubo” che proprio nel loro social network è esplosa la popolarità di Justin Bieber.
L’offerta in catalogo non è l’unico peculiarità che contraddistingue l’offerta di YouTube. Infatti un’altra caratteristica riguardo la curation che mescola apporto umano e algoritmi. Già come fa da un po’ Apple, anche YouTube Music si è dotato di uno staff in carne ed ossa per selezionare e curare centinaia di playlist specifiche e dedicate ad artisti, produttori e generi. YouTube focalizza le proprie risorse umane in una one taste-making playlist: una Daily 40 che raccoglie le tracce ed i video musicali più rilevanti a livello culturale del momento. Un luogo dove comprendere quali sono i contenuti più visti, ascoltati e discussi del momento, dove si trovano le canzoni che stanno per sfondare.
Sempre propensa a favorire la scoperta di nuovi generi e artisti, una delle funzione che l’app di Youtube introduce, riguarda una opzione che permette che ogni canzone che ascoltiamo nell’app generi una stazione di canzoni correlate dove possiamo decidere se vogliamo che questa sia composta solo da canzoni dello stesso artista o da artisti correlati simili.
In questo anno di test, come esplicitato dai progettisti dell’app, è emerso che molti utenti erano preoccupati all’idea di condividere in Rete i propri piani di dati, perciò i progettatori hanno implementato una versione fruibile anche in modalità offline che consente di visualizzare i video e le canzoni salvate e una modalità solo audio che rimuove i video definitivament: gli utenti sono liberi di scegliere tra le diverse modalità.
Come Spotify, Rdio, Pandora e Google Play Music, Youtube Music nella versione con le pubblicità è gratuito, se si desidera eliminare la pubblicità e ampliare le potenzialità anche all’offline dell’app è necessario passare alla versione Yotube Red al costo di 9,99$ al mese.
YouTube Music comunque apre al collegamento con Google Play Music, l’ opportunità per molti utenti di YouTube di riversarsi sulla più tradizionale Google Play e viceversa, non preoccupa gli sviluppatori dell’app, secondo loro, chi avrà modo di usare entrambe le app si accorgerà delle sostanziali differenze: le due app si complimentano non si sostituiscono affermano. Staremo a vedere.
