Si è svolta una serata Rotariana presso il club Roma Parioli che ha avuto come ospite il Vescovo Ausiliare di Roma Monsignor Lorenzo Leuzzi, il tema centrale dell’incontro è stato “Il Giubileo della misericordia”, la serata è stata interessante per più motivi.
Monsignor Leuzzi ha iniziato soffermandosi sull’annuncio a sorpresa di Papa Francesco di indire il “Giubileo straordinario della misericordia”, soprattutto sul carattere inaspettato della decisione varata lo scorso marzo e sul tempo ridotto a disposizione per la sua preparazione. Oggi siamo oramai a ridosso del Giubileo che avrà inizio infatti il prossimo 8 dicembre 2015.
Monsignor Leuzzi nel tratteggiare con capacità ed intelligenza il suo intervento ha fatto riferimento anche alla storia del Giubileo, ricollegandosi a vari episodi storici: a partire dal 1989, anno della caduta del muro di Berlino, fino al tragico 11 settembre; si è soffermato sulle difficoltà della convivenza umana, sul percorso della conversione e sul ruolo del religioso evidenziando elementi fondamentali come il coraggio e la capacità di sapersi presentare senza esitazioni.
Il tutto trattato con acume intellettuale, facendo richiami a Papa Benedetto XVI e a quanto detto durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia. Allora fu ascoltato dal mondo e tutti percepirono un coraggio straordinario di Papa Benedetto.
Monsignor Lorenzo Leuzzi ha fatto omaggio di una sua pubblicazione intitolata “Il vangelo della misericordia”, itinerario teologico per un nuovo sviluppo globale. Un lavoro fatto dal Vescovo Leuzzi con contenuti e riferimenti molto interessanti, a partire dall’introduzione tutta dedicata alla “Rivoluzione di Dio”, dal titolo del volume che raccoglieva i discorsi che Papa Benedetto XVI pronunciò durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia. Nel capitolo iniziale in riferimento a “Il ritorno all’Antico Testamento”, scrive di come possa sembrare paradossale che la trasformazione della cultura laica in fede religiosa costituisca il vero grave problema della società contemporanea. Nel ritorno all’Antico Testamento pone la grande questione su Gesù di Nazaret e se la sua figura rappresenti solo una tappa della storia della salvezza. Il libro contiene anche riferimenti al “Peccato Originale”, il ritorno all’Antico Testamento non ha coinvolto i primi capitoli della Genesi nei quali viene descritta la creazione del mondo e dell’uomo e la sua caduta, ossia il peccato originale. Ed ancora un “Cenno sulla nuova creazione”, il ritorno all’Antico Testamento che ormai si può definire come il tentativo di riportare le religioni, a cominciare dal Cristianesimo, entro i limiti della ragione. Nel capitolo quinto il tema “La parola nelle parole”, la nuova creazione pone in essere una nuova modalità di esistenza storica dell’uomo: quella per cui l’uomo è costruttore e non semplicemente un soggetto moralmente buono. Nell’ultimo capitolo si tratta “L’usura esistenziale dell’uomo della società contemporanea”. Nessuna definizione ha meglio sintetizzato la novità della società contemporanea: “siamo in un cambiamento d’epoca e non in un’epoca di cambiamento”. E’ un’affermazione di Papa Francesco che ben situa storicamente il cambiamento di riflessione.
Nelle sue conclusioni ha voluto veicolare il seguente concetto: “Insieme verso un nuovo sviluppo globale”; al termine dell’itinerario è possibile comprendere il significato provocatorio del titolo del primo capitolo “La rivoluzione di Dio”.
La gioia di essere giunti a tale traguardo, ossia di aver individuato la chiave interpretativa dell’attuale situazione storica, diviene ancora più grande se si considera che la prossima celebrazione del Giubileo della misericordia non è affatto priva di significato rispetto alle attese della società contemporanea.
L’ultimo lavoro fatto da Mons. Leuzzi è di particolare interesse, qualche provocazione, molte riflessioni e una luce di speranza per il prossimo domani. E’ un libro scritto in maniera chiara, semplice e, oserei dire, anche accattivante. Le 134 pagine che lo compongo si leggono in 120 minuti.