E’ trascorso un anno pieno di speranze e di propositi di cambiamento. A dire il vero a forza di ripeterlo siamo quasi convinti che un cambiamento c’è stato (ai posteri l’ardua sentenza). Il mondo tecnologico ha vissuto delle grosse innovazioni. La scoperta di internet, si sa, ha rivoluzionato il mondo, continua a trasformarlo tuttora, evolvendosi e generando di continuo nuovi modelli sociali, economici e gestionali. Merita una menzione il ruolo ancora molto importante svolto da parte della stampa, ma anche delle imprese che, con diversi investimenti, hanno lavorato e stimolato lo sviluppo dell’Internet of Things. Un nuovo paradigma in cui il mondo digitale delle tecnologie, dell’informazione e della comunicazione è fortemente correlato ed integrato con il mondo reale delle cose. L’Internet delle Cose può essere definita come un’infrastruttura di rete globale e dinamica con capacità di autoconfigurazione sulla base di protocolli di comunicazione standard ed interoperabili, dove gli oggetti fisici e virtuali acquisiscono un’identità, attributi fisici, personalità virtuale, mediante l’utilizzo di interfacce intelligenti che li rendono perfettamente integrati nella rete info-telematica. Le applicazioni dell’Internet delle Cose sono quasi infinite. Per citare alcuni esempi: smart grid e smart cities, domotica, avionica, robotica, settore bio-medicale, automotive, monitoraggio in ambito industriale e ambientale, telemetria, videosorveglianza, rilevazione eventi avversi, miglioramento del soprasuolo e del sottosuolo per il settore agricolo. Queste sono solo alcune delle applicazioni che possiamo definire di principale dominio, negli ambiti e nelle aree interessate per l’utilizzo, lo sviluppo e la crescita dell’IoT. Non vi è dubbio che l’Internet delle Cose è presente grazie all’esistenza e al continuo progresso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT – Information and Communication Technology).
Le aspettative da parte del mondo imprenditoriale delle PMI ed anche della Pubblica Amministrazione sono veramente tante. Le iniziative spontanee sono sempre quelle che creano innovazione e strategie. E’ particolarmente importante che non intervenga lo Stato creando vincoli, norme di particolare restrizione che non consentono agli uomini di buona volontà di andare avanti. Siamo a chiusura dell’anno 2015, ci corre l’obbligo di ringraziare tutti i nostri lettori, tutti coloro che ci hanno scritto e telefonato, in quanto ci consentono e ci consentiranno di andare avanti migliorandoci e cercando, nel nostro piccolo, di dare un contributo al Paese che possa rientrare nell’alveo del cambiamento e dell’innovazione tecnologica.
Tanti auguri affettuosi per un 2016 migliore.