La performance

Da qualche anno a questa parte, la Pubblica Amministrazione è sotto osservazione. Uno degli obiettivi è quello di avere un apparato meno burocratico ed una gestione più contenuta, ma ciò non è semplice. E non è più un problema che deriva dalle OO.SS.

Il passaggio da un sistema burocratico ad un modello manageriale di gestione dei pubblici uffici non è cosa che può avvenire dall’oggi al domani, la bacchetta magica non ce l’ha nessuno. Ci vuole un processo di formazione e di gestione del cambiamento per coltivare un’evoluzione indotta e virtuosa. Come sostiene la Si-Ies Srl, proprietaria della business school www.apprendimentocollaborativo.it, servono corsi di formazione mirati, selezionati e specializzati, solo per pochi casi generalizzati. I criteri di erogazione debbono seguire tempi e contenuti in modalità crescente a partire, in un processo per step, dalle nozioni di base fino ad arrivare ai livelli di specializzazione decisamente più alti.

Dobbiamo dedicarci alla performance, soffermarci ad analizzarla, osservandola in modo diverso, cercando di aumentare la produttività, seguendo criteri innovativi e spese contenute. Seguendo la riforma derivante dall’approvazione del Decreto legislativo 150/2009, che concerne la performance dell’individuo e le fasi che la compongono, si mira a contrastare la scarsa produttività, favorendo efficienza e trasparenzamisurazione della performance e se necessari i relativi correttivi; l’assunzione di decisioni e la misurazione anche in ottica dinamica e non solo statica.

Il D.Lgs.150/09 individua quattro obiettivi per attuare il ciclo di gestione della performance: il piano e la relazione sulla performance; il sistema di misurazione e valutazione della performance; il programma triennale per la trasparenza e l’integrità; e gli standard di qualità dei servizi. In particolare il piano della performance contiene gli obiettivi assegnati al personale dirigente ed i relativi indicatori e target, ed è redatto con lo scopo di assicurare la qualità, la compressibilità ed attendibilità dei documenti di rappresentazione della performance (il Presidente della Corte dei Conti ha ben seminato in tal senso).

Ma ecco che interviene Raffaele Cantone – Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), sostenendo che nelle varie delibere i monitoraggi sulla performance non sono in piena coerenza tra gli obiettivi previsti nei documenti di bilancio e quelli previsti nel Piano della performance e che vi è anche un disallineamento tra gli obiettivi e gli indicatori previsti nei documenti di bilancio e quelli previsti nel Piano. Dopo l’intervento di Cantone, viene bene citare Gino Bartali con la celebre affermazione “è tutto da rifare”. Diciamo “no”! Prendiamo il buono che c’è ed andiamo avanti.

Teniamo bene in considerazione che oggi con le tecnologie innovative è sufficiente un software ben processato per sostenere un buon monitoraggio ed una accurata analisi delle performance. Un lavoro arduo, ma molto utile e sufficiente per farci diventare più competitivi.

In una delle ultime lezioni preparate da Si-Ies Srl sulla “Consulenza di direzione”, abbiamo evidenziato che serve una forte convinzione interna per meglio veicolare la propria mission e trasferirla all’esterno. Ma in tutto questo, dulcis in fundo, servirà anche il contributo delle istituzioni e proprio del duo Maria Elena Boschi e Marianna Madia, che di concerto, diano approvazione a simil regolamento e a tali procedure necessarie, per una concreta salvaguardia della performance.

Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.

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