Due giovani ministre, entrambe con responsabilità di Governo, in termini informatici potremmo definirle 4.0. La speranza del Paese è quella di un rinnovo concreto, sono entrambe responsabili di due Ministeri importanti pertanto a breve termine sarà opportuno stilare un primo bilancio per comprendere cosa avevano promesso e cosa hanno fatto nel concreto.
Mi sorprendono un po’ entrambe, da un lato la Boschi che come Ministro delle Riforme si vorrebbe fare invitare dall’entourage della Clinton per la convention democratica americana che si terrà a Philadelphia dal 24 al 28 luglio, dall’altro la Madia che si fa parte dell’Open Government Partnership (OGP), un progetto globale fortemente voluto da Barack Obama, al quale aderiscono 69 nazioni. Il progetto ha tra l’altro l’obiettivo di costruire in ogni Paese un’alleanza tra istituzioni e cittadini per avere governi più trasparenti, stimolare la partecipazione delle persone e l’innovazione nella vita pubblica, favorendo la semplificazione e combattendo la corruzione. L’Italia, quindi, dopo aver approvato il suo FOIA (Freedom of Information Act) e dopo aver lanciato i primi siti che consentono ai cittadini di monitorare l’uso delle risorse pubbliche, rilancia ora la sua partecipazione all’OGP con l’intento di avere dei risultati concreti da presentare in occasione del Global Summit che si terrà a Parigi il prossimo dicembre.
Appare evidente che la nostra propensione non è certo quella di isolarsi, ma bensì di puntare sugli ottimi rapporti di politica internazionale. Ma viene da chiedersi: è utile per la Boschi andare dalla Clinton in quanto candidata per la Presidenza degli Stati Uniti? Quest’ultima ha mai speso una parola per il nostro Paese di 60 milioni di abitanti? Ha mai creato i presupposti per sinergie con l’Italia? Mi pare di no e allora in un momento caldo e critico come quello che stiamo vivendo nel nostro Paese forse è opportuno tirare fuori dal cilindro qualcosa di più efficace, qualcosa che possa scuotere il Paese, un progetto anche meno internazionale, magari “in lingua italiana” senza “lost in translation”, cosicchè tutti possano comprenderne da una prima lettura il cuore del contenuto.
La Madia rincorre Barack Obama, ritenuto perdente su tutti i fronti, molti avevano sperato in un giovane presidente con tanto entusiasmo ma alla scadenza del suo mandato è stato fatto “a fettine” dalla stampa internazionale che ha cancellato anche quel qualcosa di buono che aveva fatto.
Conclusioni: care ministre provate entrambe a lanciare “un progetto” innovativo capace di dare speranza al Paese che aspetta da tempo qualcosa di serio e di concreto, possibilmente fatelo giocando sui 5 sensi, in particolare quello tattile.