La realtà virtuale non è solo intrattenimento

La realtà virtuale nasce dal bisogno di ricostruire la realtà, a livello visivo, uditivo, tattile e talvolta olfattivo, sfruttando percezione e interfacce aptiche e consentendo all’utente di muoversi, orientarsi e compiere azioni all’interno dello spazio virtuale riprodotto, superando limiti spazio-temporali, vincoli economici e di sicurezza. Grazie a dispositivi hi-tech come visori stereoscopici e cyberglove sensoriali, l’utente è in grado di interagire con oggetti riprodotti nello scenario virtuale. I sistemi di motion tracking e di head tracking permettono al fruitore di immergersi attivamente nel mondo virtuale.

In questi giorni presso la SI-IES Srl si sono incontrati tecnici e professionisti del settore per attuare diverse prove e simulazioni con la realtà virtuale valutando anche un plot commerciale, in particolare con un visore VR 3D supportato da applicativi a 360 gradi compatibile con smartphone iOS e Android. Nella realtà virtuale l’interazione con gli scenari virtuali può avvenire in diversi modi a seconda degli strumenti utilizzati, molto spesso ruotando un oggetto tridimensionale su un monitor tramite un mouse altre volte manipolando direttamente le azioni immersi nell’ambiente virtuale fruendo dello scenario con il visore e i device intelligenti predisposti. Tale innovazione tecnologica si sta dimostrando particolarmente ideale e promettente sia per attuare nuovi modelli di comunicazione sia per nuove procedure di formazione. I campi di utilizzo della realtà virtuale possono essere veramente estesi e svariati, si pensi anche agli usi medici, a partire dalla riabilitazione dei pazienti con deficit cognitivi, a simulazioni in campo chirurgico, oppure ad esperienze applicate al turismo, oltre al più scontato intrattenimento.

Molto promettenti possono essere le applicazioni in campo architettonico, la realtà virtuale si potrebbe utilizzare per mostrare al cliente il progetto finale di un edificio; in campo industriale la realtà virtuale può essere utilizzata per effettuare simulazioni in fase di progettazione su prototipi, prodotti e oggetti di design; in campo aereo si sfrutta la realtà virtuale per attuare delle simulazioni di volo a scopo istruttivo; per il turismo e a livello culturale si possono far rivivere eventi storici, ricostruire periodi ed epoche passate all’interno di un percorso archeologico, già più di qualche esempio mette in campo la realtà virtuale per incentivare l’interattività della fruizione di un sito archeologico e la valorizzazione del patrimonio culturale. Particolarmente sfidante si rivela tutta la branchia del virtuale applicato al turismo, nella quale il nostro Paese, ricco d’arte e storia, potrebbe trovare un’ampia gamma di risorse da sfruttare.

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