Lo scorso Aprile si è tenuta a Santa Margherita Ligure la Conferenza annuale del CIRM (Comitato Internazionale Radio-Marittimo) che, impegnato al fianco delle più importanti Organizzazioni Internazionali operanti nel settore, si occupa della tecnologia applicata al campo della navigazione marittima, un tempo arte, oggi diventata scienza.
Se un tempo era, infatti, all’esperienza dei navigatori, al loro spirito di osservazione del mare e del cielo che occorreva affidarsi, oggi l’arte del navigare è approdata alle più sofisticate tecnologie, attraverso la sperimentazione e l’utilizzo di strumenti in grado di garantire massima efficienza e sicurezza.
L’e-Navigation, quale integrazione, scambio e analisi armonizzata delle informazioni marittime raccolte e scambiate tra nave e nave, nave e terra, terra e nave, attraverso mezzi elettronici, rappresenta una delle applicazioni più affascinanti dell’IoT, in un settore, peraltro, in forte espansione, data l’importanza sempre più cruciale dell’industria dei trasporti a livello internazionale.
Pensiamo alle tecniche di tracciamento, di supporto all’approvvigionamento, alla logistica e alla gestione delle scorte, tutti strumenti volti al soddisfacimento di una triplice esigenza: assicurare capacità di trasporto, sicurezza e rapidità.
In particolare, nel campo della navigazione marittima, a mutare, di pari passo con l’evoluzione tecnologica, è stato in primis il mezzo, ossia la nave, nelle sue componenti tecniche e strutturali, e poi le tecniche nautiche, passate da una stato rudimentale alle più affinate soluzioni di navigazione informatizzata.
Bussole e carte nautiche devono cedere il passo a tutte quelle tecniche di logistica intelligente, quali la navigazione satellitare, in grado di realizzare l’integrazione tra informazioni reperite via satellite ed informazioni provenienti dalle reti di comunicazione terrestri; sistemi ECDIS, in attuazione del passaggio dalla cartografia tradizionale a quella elettronica, attraverso la digitalizzazione, tramite software speciali, della cartografia ufficiale; sistemi di mappatura dei fondali marini per il supporto alla navigazione, realizzati attraverso la rilevazione, tramite un comune ecoscandaglio e un Gps, dei valori di tempo, profondità, longitudine e latitudine; tutti strumenti, questi, in grado di garantire l’accuratezza dei dati relativi alla posizione dell’imbarcazione e al tempo di percorrenza di una data tratta, realizzando quelle esigenze di tutela dell’ambiente e sicurezza della navigazione, oltre che di economia e di gestione.
E’, pertanto, l’automazione a farla oramai da padrona, a partire già dalle primissime fasi della manovra, passando attraverso la gestione del carico in vista della stabilità dell’imbarcazione, e fino alla rilevazione di eventuali avarie.
Tuttavia, l’Italia paga a caro prezzo l’arretratezza degli equipaggi rispetto alla veloce evoluzione dei mezzi tecnologici, con la strada da continuare a percorrere che deve essere quella dell’aggiornamento costante e della riqualificazione professionale in vista della gestione di quei sistemi di navigazione integrata.
Occorre, peraltro, partire da un dato oramai assodato: oggi il commercio internazionale dipende, in larga parte, dal commercio marittimo e si muove attraverso containers e relative navi, di sempre maggiori dimensioni.
In tal senso, un ostacolo che si pone riguarda proprio la capacità dei porti di accogliere e gestire logisticamente ed in tempi utili, i grandi carichi, a fronte di vincoli che possono essere sia di carattere geografico che tecnologico.
A tal proposito, si segnala come proprio il nuovo Programma quadro della Commissione Europea, Horizon 2020, provvedendo a dettare le linee guida da seguire nella predisposizione di tutti quei progetti volti allo sviluppo di nuove soluzioni ICT a supporto della logistica e dei processi di trasporto, intenda offrire un valido supporto a quanti vogliano seriamente cimentarsi nell’elaborazione di soluzioni innovative.
L’idea potrebbe essere, ad esempio, quella di sviluppare sistemi di rilevamento intelligenti ed integrati oppure piattaforme di comunicazione integrate, avendo sempre ben presente, però, l’obiettivo più importante: migliorare le sinergie tra i diversi attori che operano nel settore e garantire tempestività e qualità lungo tutto il processo di trasporto.