L’importanza di un cambio di rotta nel rapporto Consumatore – Banca

Al via l’aggiornamento delle disposizioni in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari, pubblicato lo scorso 30 Settembre da Banca d’Italia.

Nuovi e più stringenti parametri, quindi, alla base della redazione degli annunci pubblicitari, in materia di informativa precontrattuale, a fronte, in particolare, della redazione del prospetto informativo europeo standardizzato, attraverso il quale le Banche finanziatrici dovranno fornire al consumatore informazioni tarate non soltanto sulla tipologia di contratto offerto ma soprattutto in linea con le informazioni raccolte sul cliente e con le specifiche esigenze che di volta in volta si presentino.

Ancora, altre novità riguarderanno i parametri di calcolo del TAEG, la disciplina dei finanziamenti in valuta estera, le procedure di gestione dell’eventuale inadempimento, a fronte di una Normativa che, nel complesso, muove nella direzione del consumatore, in un momento, peraltro, particolarmente delicato in cui la chiara e comprensibile interazione con l’intermediario finanziario diventa imprescindibile.

Operazioni come il rifinanziamento del credito, la concessione di dilazioni di pagamento, la rinegoziazione del tasso di interesse, la sospensione del pagamento delle rate, avrebbero richiesto, infatti, già da tempo, un valido intervento di revisione volto ad incidere sui parametri alla base delle procedure di offerta e di gestione dei correlati prodotti bancari e finanziari.

A tal proposito, proprio il Decreto Lgs. N. 72/2016, di recepimento della Direttiva Europea in materia di contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali, prevedendo l’integrazione del Titolo VI del TUB, dedicato alla trasparenza bancaria, con il nuovo Capo I-bis, denominato credito immobiliare ai consumatori, si è mosso in tale direzione.

Le disposizioni, che entreranno in vigore a partire dal prossimo 1º Novembre, rappresentano, infatti, una buona notizia per i consumatori che, nei rapporti con gli Intermediari del credito, potranno contare su nuovi e più incisivi strumenti di tutela della propria posizione, notoriamente più debole rispetto a quella della Banca finanziatrice.

A partire dalla fase precontrattuale e fino ad arrivare alla gestione delle morosità e dell’inadempimento del consumatore, parole d’ordine diventano, quindi, diligenza, correttezza e trasparenza, in ossequio, altresì, ai diritti e agli interesse di cui è portatore il consumatore, oltre a tutte le caratteristiche peculiari della situazione in esame che non potranno, certamente, essere ignorate dalla Banca nell’esercizio della propria attività di concessione del credito.

Non a caso, sebbene completa nei contenuti, sovente capita che la documentazione bancaria risulti poco comprensibile e chiara agli occhi di chi non sia un esperto del settore, e questo a discapito dell’informazione che verrà trasmessa e che, evidentemente, giungerà al suo destinatario poco chiara e tutt’altro che esauriente.

Al contrario, è importante che il consumatore, nel momento in cui si rivolge all’Intermediario Finanziario, abbia ben chiari, fin dall’inizio, tutti i rischi ed i costi connessi al prodotto finanziario o bancario richiesto, onde poter effettuare tutti i confronti del caso e scegliere liberamente e consapevolmente il canale di finanziamento e/o prodotto oppure servizio più conveniente da attivare.

Già in passato, era stata avvertita un’esigenza in tal senso, con Banca d’Italia che era prontamente intervenuta, dettando standard minimi e generali in materia di redazione dei documenti informativi e correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti, peraltro anche con il contributo delle segnalazioni ricevute proprio dall’utenza bancaria e finanziaria.

A tal proposito, bisogna muovere da una considerazione; aumentare la fiducia dei consumatori verso il settore bancario e finanziario, attraverso l’introduzione di validi strumenti a presidio della trasparenza, significherà contribuire alla creazione di una sana cultura finanziaria che, conseguentemente, non farà altro che contribuire allo sviluppo generale dei mercati di riferimento, assicurando che sempre più utenti diventino utilizzatori dei prodotti bancari e finanziari offerti.

Creando, invece, un alone di incertezza e mistero attorno al sistema bancario e finanziario non si farà altro che disincentivare il ricorso ai suddetti strumenti, il tutto a discapito, ancora una volta, dell’economia nazionale.

Gli effetti della crisi economica hanno, infatti, finito per intaccare la reputazione del sistema bancario e finanziario, ecco perché, se è vero che regole più incisive ed una rimodulazione delle attività di controllo da parte delle Autorità preposte, debbano rappresentare certamente un impegno costante e sistematico, occorre che a consolidarsi sia anche una piena adesione a tali misure da parte degli Intermediari del settore.

La fiducia rappresenta il bene più prezioso; ecco perché bisogna muovere dall’interesse del consumatore e dai diritti di cui lo stesso sia portatore, onde poter, contemporaneamente, agire nell’interesse della sana gestione delle banche, dei mercati finanziari e, quindi, dell’economia tutta.

 

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