Cosa vuol fare? Sembra che il Governo voglia puntare alla formazione! E quindi costruire un nuovo schema di incentivi che dovrebbero essere inseriti nella prossima legge di bilancio. Dovrebbe trattarsi di un bonus fiscale sulla formazione, nella forma di una credito d’imposta per spese legate alla digitalizzazione dei processi produttivi, nella misura del 50% fino a 20 milioni di euro. Il lavoro 4.0 ancora una volta sarà guidato da una cabina di regia fondata su sviluppo economico, lavoro e istruzione.
La componente della formazione continua anche attraverso la leva della contrattazione di secondo livello aziendale e territoriale. Sembra che possano beneficiare dello sgravio sia le imprese che hanno già investito in tecnologie sotto la spinta di industria 4.0, quindi ora danno necessità di formare lavoratori in grado di saper governare e gestire la nuova strumentazione, sia le aziende e sia le PMI. Sentieri Digitali più volte ha ricordato il ruolo e l’obiettivo di Industria 4.0: è la quarta rivoluzione della produzione.
Ricorriamo alla diffusione di connessioni wireless e tecnologie digitali, impianti, fabbriche e prodotti possono dialogare tra loro al fine di migliorare la catena del valore ed anche la produzione. Calenda con Industria 4.0. incentiva le imprese al salto tecnologico per mezzo di investimenti, infrastrutture abilitanti, competenza, ricerca e governance. Il piano per la digitalizzazione della manifattura si amplia con i bonus formazione: ITS e alternanza (le super scuole di tecnologia post-diploma, alternativa all’università e partecipate dalle imprese); competence center (poli per assitere le imprese); iperammortamento (estendere ancora l’incentivo); superammortamento (consegne fino al 30/6/2018); credito per la ricerca (agevolazioni in R&S potenziate).
Le imprese stanno alla finestra a guardare e verificare il tutto e capire se sono iniziative strutturali o solo momentanee.