L’Italia, rispetto al contesto internazionale, mostra ancora molti ritardi per quanto riguarda l’attuazione degli obiettivi previsti dal Piano Industria 4.0, a causa soprattutto del divario esistente in materia di connessioni e competenze della forza lavoro.
Le Telco, a tal proposito, si stanno impegnando ad investire nel 5G, ed hanno già fissato le date e le località in cui avverrà la sperimentazione.
Negli Stati Uniti, dove il 5G è già realtà, si parla di nazionalizzare la rete per motivi di sicurezza, aspetto che emerge da un documento del Consiglio Nazionale per la Sicurezza.
Il 5G interesserà la mobilità intelligente, il dialogo tra due o più auto, la gestione dell’energia, l’intrattenimento per mezzo di applicazioni su smartphone, la sanità digitale, la domotica (vedi SI-IES srl in Domotica per la Regione Calabria).
Investire nel 5G diventerà per le imprese la chiave del successo nel nuovo ecosistema e, per riuscire a competere con i giganti asiatici, l’unica possibilità sarà fare sistema con i principali Paesi Ue, a cominciare dalla Germania.
Lo scenario dell’Industria 4.0 coinvolge anche la cybersecurity, con svariate minacce e criticità a partire dai ransomware, fino allo spionaggio industriale, e agli attacchi alla supply chain e alle infrastrutture critiche.
Quello dell’Industria 4.0 è un modello che comunque coinvolge diverse aziende, alcune lo stanno seguendo da anni, soprattutto per efficientare e diversificare i processi produttivi, ma anche per migliorare il rapporto con i clienti. Queste sono le motivazioni principali che inducono le aziende a perseguirne la strada. Tuttavia rimangono dei limiti culturali da non trascurare, oltre a quelli di budget e alle complessità dei sistemi. In ogni caso le aziende andrebbero istruite sull’importanza di adottare queste nuove tecnologie ed i benefit che si possono ottenere in termini di redditività.
In tale ambito la realtà aumentata potrebbe essere la carta vincente dell’Industria 4.0, a supporto sia dei processi industriali e sia a livello di servizi, con vantaggi che si possono verificare sia in termini di produttività, che di capacità lavorative, sicurezza sul lavoro e migliore qualità dell’attività lavorativa.
A differenza della realtà virtuale che su diversi livelli di immersività immerge l’utente in una “realtà altra”, la realtà aumentata “aggiunge informazioni alla realtà percepita” anche attraverso elementi virtuali, ma anche scritte, video, immagini o suoni. La realtà aumentata porta con sé numerosi vantaggi: costi inferiori, minori rischi, processi più rapidi, migliore qualità e maggiore efficienza.