Lo abbiamo più volte sottolineato, il momento è molto delicato. L’invito è di essere responsabili, ognuno per la propria parte, e cercare di creare un clima ottimale affinché l’Italia possa avere il ruolo che merita al confronto dei Paesi Europei e di quelli internazionali.
L’elezione di Maria Elisabetta Alberti Casellati è una dimostrazione di responsabilità ed anche di aspettattive per il Paese. Persona che ho avuto il piacere di conoscere nel suo ruolo istituzionale di sottosegretaria alla Sanità, quando ero membro del Consiglio Superiore di Sanità. Di Roberto Fico, sappiamo poco, o quasi niente, pertanto è inutile parlare di improvvisazione o di carica poco istituzionale se non abbiamo metro di valutazione. È una persona che si è agitata come fanno tutti i giovani trentenni con la speranza di cambiare il mondo, purtroppo poi si rendono conto che è il mondo che cambia loro. Cosa vuol dire? Che non dobbiamo avere speranza? Certamente no, anzi, siamo fiduciosi e speriamo che con l’aiuto di chi ha più esperienze si possa fare cose utili per il Paese. il Senato della Repubblica è un’istituzione complessa, composta da un pluralità di organi a partire dal Presidente, il Consiglio di Presidenza, l’assemblea, le commissioni, le giunte, alcuni dei quali direttamente previsti dalla nostra carta costituzionale ed altri disciplinati da regolamenti interni. La Camera, con il Presidente, assicurano il buon andamento dei lavori, facendo osservare il regolamento dall’amministrazione interna diretta dal segretario generale, che non risponde nei suoi riguardi. Il Presidente è al di sopra delle parti. Deve cioè con imparzialità ed equilibrio far si che tutti i deputati possano svolgere liberamente il loro mandato nel rispetto del regolamento.
Cosa ci aspettiamo? Come da biglietto da visita, una finanziaria che peserà su tutti noi per 30 miliardi di euro, per investimento, ricerca, occupazione: quasi niente. Sono denari già destinati. Speriamo molto che spingano verso l’Europa, attraverso il Governo, affinché si possano aver risorse e cercare di fare almeno formazione, ricerca, sviluppo con l’auspicio anche6 di avere occupazione. Salvini parla di tagli alla PA, Di Maio parla di tagli alla PA, con tutti questi tagli speriamo che non rimangano delle cicatrici a vita. Non v’è dubbio che la PA ha moltissimi sprechi, non a caso si parla di riforma della PA. Va detto che nel nostro Paese, quando si riparla di riforma, bisogna stare non attenti, ma attentissimi: quando si dice “riforma a costo zero”, finora è stato un vero e proprio slogan.
Ognuno deve cercare di fare le cose con senso di responsabilità a tutti i livelli, sia dal mondo laico e sia dal mondo religioso. Senza fare fughe in avanti per dire ai posteri, a se stesso o agli altri, che non si è fatto niente. Il Governo che dovrebbe nascere dovrà tenere presente non solo di quanto sopra descritto ma altre situazioni importanti e non di facile soluzione. Mi sono sorpreso che la stampa abbia criticato i tempi di elezione dei due Presidenti di Camera e Senato: personalmente non ho visto tempi lunghi, anzi, complimenti. Ora il Capo dello Stato, Mattarella, ha il compito di individuare delle forze politiche che siano in grado di formare un Governo, possibilmente senza pensare ad un “Governo balneare”, in quanto, durante le ferie, se c’è troppo sole senza protezione si rischia di avere delle brutte conseguenze.
Non è un compito facile, ma l’esperienza per vita vissuta consentirà al Presidente della Repubblica di fare le scelte migliori. Presidente Mattarella le aspettative sono molte, gli spazi sono modesti, la coperta è corta, le chiediamo un artifizio che possa sembrare che la soluzione sia stata trovata e che questa possa forse essere la migliore.