Con le tecnologie di Realtà Aumentata gli stimoli visivi, attraversando le lenti di occhiali o fotocamere, raggiungono l’occhio dell’utente, il quale osserva un mondo reale con la sovrapposizione di alcune strutture aggiuntive. La Realtà Aumenta indica, quindi, la possibilità di visualizzare la realtà con l’aggiunta di informazioni.
Questi sistemi hanno un ruolo potenzialmente molto innovativo, riconosciuto nel settore industriale e delle imprese. Permettono all’utente la visualizzazione, contestualizzata in un ambiente reale, di dati gestiti dai sistemi IT, ovvero del formato digitale su cui si basa l’informatizzazione di sistemi e organizzazioni.
La Realtà Aumentata si inserisce in un ecosistema di sistemi di supporto che integra gli aspetti di comunicazione di rete, gestione dei dati, intelligenza artificiale e machine learning, sicurezza. In un futuro non lontano, il lavoratore opererà in un ambiente iperconnesso, come parte integrante delle complesse dinamiche di flusso di informazione. I dispositivi AR agevoleranno la fruizione delle informazioni utili, fornendo interfacce intuitive per interagire con oggetti e processi. In alcuni contesti si indaga come queste interfacce naturali possano semplificare le operazioni agevolando la fase di reperimento e fruizione delle informazioni. Il contenuto multimediale e la facile integrazione con le tecniche di gamification possono, inoltre, motivare il lavoratore-user, rendendo più interessante l’attività da svolgere.
La Electric Power Research Industry ha analizzato il framework di interoperabilità per le tecnologie AR e gli standard tecnologici, presentando possibili scenari applicativi, ampliabili dall’ambito dell’industria energetica, all’intero ecosistema Industria 4.0 e alle imprese digitali. Le tecnologie AR possono avere un ruolo nella gestione della supply-chain, nella formazione di competenze e nell’assistenza da remoto, nell’individuazione delle risorse, nella visualizzazione di strutture con molteplici livelli di dati e nella situation awareness insieme al supporto al decision-making.
La formazione assistita tramite AR può consentire modalità di apprendimento dinamico e più efficaci rispetto alle metodologie tradizionali, in particolare per gli utenti abituati ad un utilizzo quotidiano di dispositivi digitali. Il lavoratore potrà muoversi all’interno di ambienti spaziali reali visualizzando modelli grafici in 3D localizzati e contestualizzati che illustrano la progettazione originaria di impianti o macchinari, componenti e/o processi non visibili, e, in generale, informazioni per la gestione, la manutenzione e l’ottimizzazione.
I dispositivi abilitanti? Dallo smartphone provvisto di fotocamera e app, agli strumenti più immersivi come smart glass e helmets, che consentono di avere le mani libere e risultano quindi molto appropriati nel contesto di interazione uomo-macchina o uomo-ambiente.
Come è noto, molte compagnie stanno sviluppando, o hanno già sviluppato, specifiche soluzioni in ambito di Augmented Reality. Tra queste, Google (al lavoro per integrare gli aspetti di realtà aumentata al web su mobile e dekstop tramite Chrome) Apple (con la recente acquisizione di molte industrie specializzate in AR/VR, come SensoMotoric Instruments), Microsoft (HoloLens), Facebook e Amazon. Tuttavia è recente la comunicazione da parte di Intel della rinuncia al progetto Vault per lo sviluppo degli smart glass Superlite, con la chiusura, per mancanza di investimenti dovuti a dinamiche del mercato, della divisione per i dispositivi wearables, senza trasformare il prototipo in un prodotto da immettere sul mercato.
Nel modello Hype Cycle di Gartner, la realtà aumentata ha superato il picco delle aspettative esagerate, risultando nella categoria con previsione dai 5 a 10 anni per l’adozione su vasta scala.