Ma quanta confusione! A dir poco stiamo notando una rivolta globale anti-establishment contro la classe politica. Abbiamo assistito ad interventi importanti nel nostro Paese, partendo da Mattarella fino a Papa Francesco. Nella Casa Bianca la figura di Steve Bennon, soggetto particolare. La stampa italiana si è molto sbizzarrita a straparlare di Trump. Questo Governo è sottotiro quotidianamente, modestamente ci mettono molto del loro fare. Prima di Trump, i trionfi del populismo di ordine e grado erano stati in Europa: la Brexit, l’UKIP britannico, i successi di 5 Stelle, l’elenco è ben nutrito.
Da alcune lettere, emerge che negli USA il populismo nasce come una forza tendenzialmente di sinistra, si ricorda la popolazione bianca del sud, figlio però della cultura popolare. Esiste un populismo di destra ed uno di sinistra, radicale, ma non sempre. Secondo Mudde “è combinato con una vasta gamma di altre ideologie, per lo più una qualche forma di nazionalismo di destra e di socialismo a sinistra”. Nel suo libro “the populist explosion” John B Judis scrive: “i populisti sono per il popolo contro le elite o l’enstablishment, la loro è una politica verticale, che allinea il basso ed i ceti medi contro il vertice”.
Quando potremmo ritornare ad essere “normali”? C’è un grosso bisogno nel nostro Paese. Chi governa faccia il proprio mestiere, fino a quando stanno al governo senza scendere per strada a fare chiasso. Non serve. Vi sono piccoli personaggi nel nostro paese, ”economisti e strateghi dell’ultima ora” che ogni giorno ne sparano una e credono di aver colpito ed aver fatto campo. “Sono miopi”, non vedono il bersaglio: il colle deve stare fermo altrimenti i guai aumentano sia prima e sia dopo. Il colle ha fatto le sue valutazioni forse sbagliando, non si sa, dopo le elezioni politiche.
Il ceto medio è la maggioranza del nostro Paese ed in molti aspirano a rientrare in questa “fascia”. Dobbiamo aspettare che torni il tempo buono e sia un po’ sereno per un certo periodo di tempo. I politici hanno distrutto tutto. Non hanno capito che il Paese aveva ed ha delle necessità. Troppe parole e pochissimi fatti. L’utilizzo dei mezzi di comunicazione è stato totale. La vera alternativa è di avere fiducia nei giovani che non sono ancora particolarmente inquinati e quindi lavorano con più diligenza e serenità. È la nostra vera carta vincente. I partiti sono spariti e continuano a sparire in tutta l’Europa. Il governo europeo ha fatto il suo tempo e non è stato e non è in grado di dare risposte.