Amiamo parlare di innovazione digitale, di progetti europei, di strategie aziendali, ma non possiamo escludere noi stessi noi confronti della vita esterna che purtroppo bussa alla porta con violenza minacciosa.
Il nostro governo da quando è nato non è riuscito a dare un riconoscimento quale nuovo brand governativo. Sappiamo di avere un governo, ma viene sbeffeggiato quotidianmente. Di chi è la colpa? Se uno riflette troverà nei documenti del recente passato che molte cose che vengono dette in questi giorni sono state più volte ripetute nel passato. La differenza è in primis sul come le cose vengono dette, e in secondo luogo sul come vengono recepite.
Questo governo si è inventato, nel mondo della politica, un contratto che è a dir poco fantasioso, innovativo e poco serio. Perchè poco serio? Non è possibile che in un mondo così fortemente dinamico che muta di ora in ora sia a livello nazionale che a livello internazionale e per meglio capirlo è sufficiente pensare alle imprese, grandi, medie e piccole che sono costrette a rivedere i propri piani quasi quotidianmente per sbarcare il lunario. Com’è possibile dinanzi a problemi seri udire una risposta che suona così: “ non è nel nostro programma”. La politica è una cosa seria ed eravamo abituati a sentire molte cose fantasiose, ed il più delle volte, non realizzabili. Probabilmente avevamo anche delle esigenze diverse. Cioè sentire cose innovative per svegliare il cervello e poi metterle nel dimenticatoio.
In questi giorni abbiamo visto il caso Di Maio che probabilmente ha attratto molte persone che non la pensano come lui sul piano della tenerezza e del confronto. Ha detto un po’ di bugie, che il Papà non le fa rientrare nemmeno tra i peccati veniali, lo assolve senza confessione. Ma la stampa e i mass media in generale, del Di Maio stesso ne hanno creato un caso, tutto all’italiana e fortemente negativo fino al punto che il povero Di Maio non sarà più il leader del suo partito. Quindi, la bandiera che ha tanto sventolato di onesta, onesta, onesta, onesta, (è meglio 4 volte al posto di 3), che ha fatto tanto rumore sia da parte del comico fondatore che per la compagnia dei comici che la compongono. Fare un rimpasto di governo, mettendo fuori il solito Toninelli, il Ministro della Salute, forse lo stesso Di Maio, non serve a niente. Le previsioni non scritte lo portano “dalle stelle alle stalle”. Chi ha preso come riferimento l’Europa è Conte, sono tutti episodi momentanei, senza nessuna base, senza nessuna cultura e quindi destinati a sparire. Cosa vuol dire? Che ritonano gli ex marxisti, capitalisti e chi più ne ha più ne metta. No, lo dimostra l’Europa e lo dimostra il mondo.
Noi siamo un Paese molto strano che ha preso in giro Trump, a partire dal parrucchino e se continua di questo passo ha messo già sotto il “tram”p molte persone senza urlare, stiamo attenti perchè è un caterpillar e quindi potrebbe investire ancora più pesone e con maggiore violenza.
Molto tempo fa, scrissi che il nostro Paese aveva perso uomini di altissimo livello, capaci nei rapporti diplomatici, l’invito vale ancora proviamo a scoprirli perchè mai come in questo momento l’Italia così piccola, brutta, cattiva e bistrattata, rischia di rimanere non fuori dall’Europa ma fuori dal mondo. E sarebbe un vero peccato per le generazioni future che hanno appresso dai propri genitori che l’Italia è un paese importante. Quindi rigeneramolo con una veste diversa per far capire a noi stessi e agli altri che oltre all’abito è cambiato anche il contenuto.