Secondo quanto riportato dalla Commissione Europea le principali aziende di social media stanno migliorando le politiche di gestione e rimossione dei contenuti illegali, ora sono stati introdotti dei sistemi per segnalarli più rapidamente. Le cifre pubblicate oggi mostrano che Facebook, Twitter e YouTube riescono a ridurre in media il 72% dei post contenenti discorsi di incitamento all’odio entro 24 ore dalla notifica. Un dato salito in modo sostanzioso dal 28% di due anni fa. La Commissione Europea ha messo in evidenza il caso di Facebook come lodevole per aver raggiunto un tasso di rimozione dell’82%. Facebook è stata anche la società social media più performante in termini di ritorno alle persone che hanno contrassegnato i contenuti con delle illegalità: il 92,6% delle notifiche ha ricevuto feedback da Facebook, rispetto al 60,4% da Twitter e al solo 24,6% di YouTube.
La xenofobia (incluso l’odio contro i migranti) era il tipo di discorsi di incitamento più comunemente riportato (17%), seguito da discorsi relativi all’orientamento sessuale (15,6%) e all’odio anti-musulmano (13%).
Vĕra Jourová, commissario europeo per la giustizia, i consumatori e l’uguaglianza di genere, ha dichiarato: "Il discorso dell’odio online non è solo un crimine, rappresenta una minaccia alla libertà di parola e all’impegno democratico. A maggio 2016, ho avviato il “Codice di condotta" per limitare l’incitamento all’odio online, perché avevamo urgente bisogno di fare qualcosa per questo fenomeno. Oggi, dopo due anni e mezzo, possiamo dire che abbiamo trovato il giusto approccio e stabilito uno standard in tutta Europa su come affrontare questo grave problema, proteggendo al contempo la libertà di parola.”