Come tutte le cose anche per la blockchain esistono diverse tipologie e possibilità di accesso anche se sono particolarmente accentuate ed anche frammentarie, visto che si parla di permissioned ledgers e permissionless ledgers e quindi con più distinzioni di meccanismi di accesso.
Abbiamo 3 tipi di blockchain: una pubblica ed è la cosiddetta permissionless, e quindi liberamente accessibile a chiunque. La blockchain ibrida, il criterio di accesso è con il consenso sulle transazioni e controllato da più nodi preselezionati. Poi blockchain privata (permissioned), in cui le autorizzazioni di scrittura e di lettura vengono gestite da uno o più soggetti selezionati. Com’è possibile misurare le prestazioni? L’idea è quella di cercare di trovare modelli adeguati e sperimentare con casi concreti l’utilizzo degli indicatori di prestazione chiave (key performance indicator) per capire il valore e le relative performance, possibilmente per mezzo di una misura base, rispetto ad un valore target, definito anch’esso da una misura o da un valore assoluto. Com’è noto kpi sono in grado di fornire ai professionisti, manager, un metodo semplice e veloce per comprendere l’andamento di una qualche cosa che si intende valutare. L’intelligenza artificiale, l’IoT e la blockchain sono tecnologie certamente di interesse per rendere più affidabile e tranquillizzare i consumatori con una comunicazione e transazione più trasparente. Anche nella pubblica amministrazione la blockchain potrebbe governare i processi interni e ridurre i costi di transazione, facilitare la fiducia sulla trasmissione e fornire lo scambio di dati tra la pubblica amministrazione, da cui deriva la nuova government service blockchain.