La SI-IES, Sentieri Digitali, il Digital Innovation Hub Virtuale sono entità che, ognuna per la propria parte, hanno sempre parlato di Innovazione, Digitalizzazione e Comunicazione di Impresa.
Si è puntato a dare notizie sul piano professionale, in parte dell’attività delle imprese e in parte su ricerca sviluppo e innovazione, senza soffermarsi esclusivamente su dati o percentuali. L’obbiettivo era, ed è, quello di dare indicazioni del mutamento.
Il mercato italiano dell’Agricoltura 4.0, l’agricoltura di precisione e interconnessa, che ricade su Internet of Farming e Smart Agri-food, copre tematiche che abbiamo diffusamente e ampiamente affrontato, collegandole anche alle tecnologie Internet of Things, robotica e droni. Si è anche fatto riferimento al ruolo e all’utilizzo dei Big Data e alle indicazioni dei Data Analytics. Per noi, tali iniziative possono essere definite all’interno un marchio unico, che investe in maniera prevalente il made in Italy con il prodotto-leader del nostro Paese.
Particolare attenzione è stata data al Digital Innovation Hub Virtuale, che fornisce risposte puntuali e competenti sul tema della Trasformazione Digitale. Si punta principalmente su due soggetti: il soggetto privato consumatore, un attore che definiamo influencer dei cambiamenti, e le imprese. Stiamo pensando ad una piattaforma articolata in modo innovativo rispetto all’attuale, che metta in luce il ruolo qualificato del Digital Innovation Hub Virtuale.
Pare evidente che, oltre ai Big Data, abbiamo coniugato anche l’Intelligenza Artificiale e le tecnologie basate su registri distribuiti quali la Blockchain. Le potenzialità di applicazione, le ricadute e le relative criticità connesse alle tecnologie da sviluppare sono aree interessanti, oggetto di riflessione da parte dell’apposita Commissione di Studio Comunicazione e Innovazione del Digital Innovation Hub Virtuale.
I punti che meritano essere sottolineati per l’Intelligenza Artificiale, in sintesi, sono: ricerca, trasferimento tecnologico, investimenti, educazione, competenza, apprendimento permanente, utilizzo e valorizzazione dei dati. E’ necessaria una normativa di tipo quadro, che includa gli impatti etici. Servono persone di fantasia, creatività, per avere indicazioni precise sui servizi per la pubblica amministrazione. Non abbiamo mancato di parlare della Blockchain, collegandola al concetto di ricerca, di regole e di trasferimento tecnologico alle imprese e alla pubblica amministrazione. A proposito della Blockchain, che rientra nelle Tecnologie di Registri Distribuiti, bisogna tener presente alcuni aspetti particolari, a partire dall’uso, che comprende infrastruttura, mappatura e condizioni di replicabilità. Si è notato che il quadro normativo Sandbox non è sicuro, bensì vulnerabile, e, quindi, oggetto di riflessione da parte dei nostri giuristi. Non si è trascurata la parte riguardante le monete digitali, i sistemi di pagamento e Fintech. Ci vuole formazione, educazione, competenze e, in maniera prevalente, la consapevolezza.
Si è fatto cenno alla PA e si ribadisce che necessita il potenziamento dei servizi e affinché possa rispondere alle esigenze del cittadino.
La nostra Commissione del Digital Innovation Hub provvederà ad elencare alcuni temi importanti da inviare al Governo, ed in particolare al Ministro Bongiorno. Ci sarà una riflessione sul ruolo delle tecnologie della Blockchain per i pagamenti digitali, allargando le possibilità di pagamento con strumenti alternativi, senza ricorrere, ove possibile, alla moneta.