Il titolo è provocatorio, in quanto il digitale non ha confini. L’Europa con i Digital Innovation Hubs sta dando un enorme contributo per comprendere il momento di trasformazione dei 28 Paesi in chiave digitale.
L’evoluzione del Digital Marketing ed il ruolo della telefonia cellulare stanno dando un grosso contributo alla Digital Transformation. L’accento non può che essere posto sul ruolo di internet e del suo impatto sul marketing.
La Digital Transformation ha le sue generazioni di riferimento. Tra queste citiamo i clienti odierni, ovvero le generazioni YZ, i cosiddetti millennials e post-millennials.
Il 2015 è stato considerato come l’anno della Mobile Transformation, poiché in molti settori la navigazione da mobile ha superato quella da desktop. Da qui, la formula del “Mobile First”, collegata anche all’utilizzo delle app.
Con mobile transformation e mobile marketing si intende quel marketing diretto, veicolato attraverso i dispositivi mobili: cellulari, smartphone, tablet, iPad, iPod etc. Dopo il superamento degli SMS, il settore è da considerarsi ora in grande evoluzione.
Il Digital Innovation Hub Virtuale va verso piattaforme europee, per arrivare anche a nuovi modelli di marketing. Gli utenti prediligono l’utilizzo della rete in mobilità, grazie anche ai dispositivi touch. Secondo Si-Ies, lo smartphone è uno strumento da integrare con la strategia di relazione e fidelizzazione del cliente, un vero e proprio touch-point, con la modifica dei processi di back-end per rendere le informazioni accessibili anche ai device mobili. Il riferimento a “Mobile First” si collega con il Buyers’ Journey, il percorso dell’utente, potenziale cliente, che può entrare in contatto con un brand.
Le persone utilizzano diversi strumenti per cercare ciò di cui hanno bisogno. Il fenomeno chiamato “second screen experience”, si riferisce all’utilizzo contemporano di più strumenti disponibili. Importante, ancora, è la geo-localizzazione nei social media: sono gli stessi utenti-consumatori a dichiarare la loro posizione ed a condividerla con il loro network di persone.
Mobile vuol dire anche “micro-momenti”, termine introdotto da Google per indicare bisogno, necessità, curiosità, ristorazione, soddisfatti nell’immediato tramite una consultazione online attraverso lo smartphone. L’utente, nella fase di “desiderio”, cerca informazioni o conferme: “I-want-to-know-moments”, ”I-want-to-go-moments”, ”I-want-to-do-moments”, ”I want-to-buy-moments” definiscono oggi il comportamento dell’utente-consumatore.
La Trasformazione Digitale è un processo che ha impatto su qualunque aspetto della società umana. Si tratta di una trasformazione abilitata e causata dalle nuove tecnologie, con le nuove forme di innovazione, caratterizzate da cambiamenti netti e rapidi, e riguarda ogni segmento della società. Siamo dinanzi ad una nuova era della tecnologia e quindi anche nuovi modelli di business della Digital Economy basata sulle tecnologie dei dati.
L’impatto del digitale investe certamente anche i 28 Paesi europei e i Digital Innovation Hubs ne sono una testimonianza. Il processo di cambiamento ridisegna e rende competitiva l’offerta complessiva del proprio business per mezzo della trasformazione dei processi produttivi, ascoltando le esigenze del mercato per mezzo delle tecnologie digitali. Alcuni spunti sulla Digital Transformation sono descritti da Arthur D. Little, che ne ha proposto una classificazione.
Per la valorizzazione del prodotto italiano, il “Made in Italy” vale, dal turismo alla ristorazione, quale luogo di dialogo per capire la natura, la qualità e la provenienza del prodotto, sia per quanto riguarda il turismo che l’agroalimentare nel suo complesso. E’ utile e necessario creare una rete tra ristoratori, tra quelli italiani e di quelli ubicati nei 28 Paesi europei.
Il nostro Digital Innovation Hub Virtuale, presente in Europa nell’apposito catalogo insieme ad altri DIHs, rappresenta oggi, e nel futuro, uno strumento sfidante e qualificato per interagire e anche per diffondere, a partire dall’innovazione, il prodotto italiano. Vi è poi anche l’affiliazione commerciale per mezzo del franchising del settore low-food come modello internazionale regolato dalla legge 129 del 6 maggio 2004 e la disciplina comunitaria ed il relativo regolamento CEE n.2790/99 sugli accordi verticali. In questi casi serve una valida consulenza per realizzare una business idea, un business plan, un executive summary e una valutazione finanziaria dell’investimento.
In conclusione, non possiamo che citare il ruolo della telefonia cellulare, in particolare quello che ricade sulla Quinta Generazione, che avrà un ruolo determinante su quanto descritto e, nello stesso tempo, su un possibile rilancio delle compagnie di telecomunicazioni.