È un argomento che ormai dimostra l’interessamento in quasi tutti i settori ed a livello nazionale ed internazionale. I giuristi sono ormai, per esempio, non più esonerati nell’avere un minimo di conoscenza delle tecnologie nel diritto a partire dall’evoluzione di sistemi e processi digitali incrociando l’ambito tecnologico con l’attività dei giuristi a più livelli.
Possiamo iniziare dall’impatto dell’Intelligenza Artificiale allo sviluppo della BlockChain, dall’innovazione in tema di proprietà intellettuale, alle criticità della cyber security. Non a caso è stato creato, da parte nostra, il DIHV- iscritto nell’albo europeo presso la DG Connect- che riguarda tra l’altro il tema della consulenza alle imprese sulla validità giuridica delle nuove tecnologie e quello delle tecnologie al servizio della professione che per comodità chiamiamo Legaltech.
In particolare, i giovani che intendono intraprendere la libera professione hanno necessità di avere conoscenza e competenza di tipo informatica verso quella giuridica. Inoltre, bisogna avere una capacità di aggiornamento tempestivo ed una attitudine creativa al diritto e non competenze puramente compilative e un’attenzione solamente agli aspetti di tipo comparativo.
In sostanza, serve una competenza di tipo trasversale con multidisciplinarietà. È diventato uno dei requisiti conoscere almeno gli elementi ed i meccanismi dell’IA, delle sue applicazioni ed implicazioni.
Sarebbe opportuno che i giovani professionisti seguissero un corso di coding al fine di avere nozioni modeste di programmazione. Secondo il DIHV, è sicuramente un buon punto di partenza capire come funziona il coding, per poter dialogare con gli informatici.
Servono competenze giuridiche digitali, servono le relazioni verso il cliente in maniera innovativa e professionale cercando di volta in volta di individuare la soluzione più adatta grazie proprio alla tecnologia.
Il mondo accademico ha un ruolo importante nella formazione ma in particolare nella valutazione degli interessi personali e nei settori dell’innovazione. I giovani devono puntare anche su una matrice tecnico imprenditoriale.
La Legaltech è quindi un’espressione ad ombrello, che interessa più settori: dal bancario al societario, dalla finanza alle telecomunicazioni dove la professionalità informatica dei giuristi può trovare un proficuo approdo imprenditoriale.
Il nostro DIHV, parla molto spesso di BlockChain, Fin Tech e Smart Contracts. Il mondo del digital transformation sarà uno dei settori molto impegnati a supportare le PMI non solo sul traghettamento verso il digitale ma anche una buona guida per la formazione.