La questione energetica: rinnovabili e scenario globale

La questione energetica in questo periodo sta attraversando più che mai un momento clou, dopo il COP21 di Parigi, il dibattito sulle risorse e le soluzioni per controbattere il cambiamento climatico si fa sempre più incalzante. Certamente il paradigma preso in considerazione fino ad oggi va trasformato e la parola d’ordine “decarbonizzazione” impone obblighi e condotte che in termini di sostenibilità sono imprescindibili.

In primis, dunque si premiano le rinnovabili, vento e fotovoltaico su tutte. Da questi derivano fenomeni di efficientamento sostenuti dall’innovazione tecnologica, come lo smart metering, batterie di nuove generazione, auto elettriche, colonnine elettriche intelligenti ad uso urbano e domestico, sistemi microeolici ad alta efficienza. Con esse poi abbiamo  altre proieizione iperpionieristiche e ancora in fase di sperimentazione di accumulo delle energie rinnovabili e non solo: dalla boa galleggiante che ricava energia dal moto ondoso, ai sistemi che accumulano energia termica dalla sabbia, in grado di generare elettricità anche di notte, fino ai pannelli solari in perovskite che risultano più efficienti e meno costosi di quelli odierni.

Va da sè che queste risorse da sole non potranno soddisfare il fabbisogno energetico totale del pianeta, ma purtroppo copriranno solo il 30% della domanda totale. Petrolio e gas tutt’oggi, invece, coprono gran parte della domanda energetica mondiale e le rivoluzioni più importanti degli ultimi tempi stanno riguardando proprio tale settore con la fratturazione idraulica e la trivellazione orizzontale, innovazioni tecnologiche che hanno catapultato sul mercato lo shale gas e lo shale oil americani. Queste tecnologie consentiranno l’estrazione di una grossa mole di idrocarburi non convenzionali che stanno trasformando gli assetti globali, i prezzi del greggio, abbassando i costi al barile e ergendo un grande ostacolo alla “decarbonizzazione”.

Una delle priorità per le rinnovabili è andare verso la convergenza digitale, fondamentale al servizio della questione energetica è la digitalizzare le reti, generando un’intelligenza distribuita in grado di comprendere quando una centrale (che sia eolica, solare, etc.) collegata in Rete dovrà generare maggiore energia, quando dovrà e potra funzionare a regime o quando dovrà ridurre la produzione.

Dunque, per definire una proposizione aggiornata della questione energetica che affreschi nel modo più corretto lo scenario globale allo stato attuale, che ci vede in un periodo di grande transizione, con tante innovazioni sulla produzione e distribuzione energetica, è opportuno evidenziare 7 punti salienti dove le nazioni concentreranno i loro sforzi nelle politiche locali ad orientamento globale, che ci renderà più chiaro il quadro e la direzione dove sembra dobbiamo andare tutti:  1. La crescita della domanda di energia primaria rallenterà grazie allo sviluppo dell’efficienza energetica permessa dalle nuvoe tecnologie e da policies globali più restrittive; 2. Domanda di elettricità raddoppierà al 2060, sarà sottoposta ad investimenti infrastrutturali e ad un sistema integrato capace di garantire benefici ai consumatori; 3. Fenomeno eolico e solare, continuerà a crescere, creando moltissime opportunità; 4. Carbone e petrolio hanno il potenziale per passare da attive non recuperabili a risorse; 5. Transizione del trasporto globale è cruciale per portare alla decarbonizzazione dei sistemi energetici futuri; 6. Va limitato il riscaldamento globale ad un aumento di non più di 2 gradi. Problema che richiede uno sforzo straordinario; 7. Cooperazione globale, crescita economica sostenibile e innovazione tecnologica sono necessari per bilanciare la questione energetica.

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