Carlo D’Orta espone a Spoleto

A Spoleto, Palazzo Collicola, Arti Visive dal 16 Marzo al 26 maggio si terrà la mostra personale di Carlo D’Orta, “La Biologia dell’Inorganico”.

L’esposizione presenta venti fotografie di architettura dell’artista fiorentino, ma romano d’adozione, tratte dalle nuove serie Biocities e (Re)FineArt, e 3 installazioni del ciclo (S)Composizioni.

Questo nucleo di lavori rappresenta una ulteriore evoluzione della ricerca di Carlo D’Orta, dopo le mostre allo Spazio Oberdan di Milano e in spazi pubblici e privati in Germania.

L’artista, pur attraverso l’uso del medium fotografico, approda a opere dalla forte sensibilità pittorica e scultorea, dotate di intensa valenza concettuale. Per tale ragione alcune immagini di Biocities sono state selezionate nel 2012 dal Sony World Potography Award nella categoria Professional-Conceptual.

Biocities indaga la superficie delle moderne architetture urbane per estrarne – mediante la scelta dei soggetti, il taglio delle inquadrature e la forte compressione della prospettiva – immagini in cui la riconoscibilità dell’edificio è quasi irrilevante rispetto alla trama e al tessuto di linee, forme e colori dello stesso, con risultati che spesso approdano all’astrazione geometrica.

La serie di installazioni intitolata (S)Composizioni costituisce l’evoluzione tridimensionale di Biocities. Carlo D’Orta segmenta l’immagine fotografica e ne ripropone le singole parti in forma di sculture su plexiglass. Come la fotografia aveva appiattito la prospettiva architettonica trasformando il soggetto in un quadro astratto geometrico, così le sculture in plexiglass ripristinano la tridimensionalità dell’architettura originaria, ricomponendola in modo nuovo, con un processo concettualmente analogo a quello della ricerca cubista.

Il ciclo (Re)FineArt propone provocatoriamente – sin dal gioco di parole del titolo, che unisce arte e processo industriale della raffinazione – una ricerca sulla bellezza architettonica della raffineria petrolifera OMV di Schwechat (Vienna). Anche qui l’occhio fotografico, sposandosi con la sensibilità pittorica dell’artista, approda a risultati poetici caratterizzati da un intenso lirismo che nasce dall’indagine iperrealista dei particolari e da prospettive di scatto e luci inconsuete.

Accompagna l’iniziativa un catalogo Romberg edizioni, con testi di Gianluca Marziani e Valerio Dehò e una intervista a D’Orta di Gaia Conti.

Per conoscere meglio l’opera dell’Artista, si invita a consultare il sito web www.carlodortaarte.it .

In contemporanea alla personale di Carlo d’Orta, a Palazzo Collicola si tengono due mostre: ‘Gastone Biggi. Antologica’ e ‘Ciogli. Nuova Memoria’.

Per informazioni, consultare il sito www.palazzocollicola.it .

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