Fino al 9 settembre prossimo, le sale dei Musei Capitolini ospitano cento preziosissimi documenti originali che provengono dall’Archivio Segreto Vaticano, esposti al pubblico in occasione del IV centenario dalla fondazione dell’Archivio dei Papi.
Per la prima volta si mostrano ai visitatori alcune delle meraviglie che sono custodite nell’immenso archivio, la cui ampiezza è di 85 km lineari e che spaziano su un arco temporale di oltre 12 secoli. I documenti in mostra provengono da diversi continenti (Asia, Africa, America, Europa) e non sono solamente su carta: alcuni tra essi sono stilati su pergamena, seta, corteccia.
L’esposizione è organizzata in sette sezioni tematiche, ognuna delle quali occupa una sala nel Palazzo dei Conservatori e presenta i documenti più significativi nella storia della Chiesa: la sezione “Tiara e Corona” mostra la bolla “Unam Sanctam” di Bonifacio VIII, mentre nella sezione “Nel Segreto del Conclave” è visibile la pergamena che i cardinali elettori inviarono a Pietro del Morrone, futuro Celestino V, per comunicargli la sua elezione a nuovo pontefice. Le celebrità femminili sono protagoniste della sezione ”Sante, regine e cortigiane”, che accoglie documenti quali la abdicazione al trono di Cristina di Svezia, l’ultima lettera di Maria Stuart a papa Sisto V e una lettera di Elisabetta d’Austria, la Principessa Sissi, a Pio IX. Il documento più importante della sezione è la lettera di Maria Antonietta, indirizzata al fratello di Luigi, Carlo Filippo Conte di Artois (che nel 1824, diventa re di Francia con il nome di Carlo X), scritta in prigione, qualche giorno prima di essere ghigliottinata,. Un comune foglio di carta in cui in sole dieci righe scritte a mano la regina così si confida: "I sentimenti di coloro che condividono la mia pena, mio caro cognato, sono la sola consolazione che io possa ricevere in queste tristi circostanze".
Nella sezione “Eretici, crociati e cavalieri” spicca il rotolo di pergamena lungo 60 metri, con 231 deposizioni riguardante il processo ai Templari di Francia; ma non solo: la scomunica a Martin Lutero, il sommario del processo a Giordano Bruno e gli Statuti contro gli eretici di Gregorio IX. Infine, tra i reperti relativi al “periodo chiuso” i visitatori vedranno la relazione del gendarme pontificio Luigi Turchetti su un attacco dal cielo sul Vaticano avvenuto il 5 novembre del 1943 e il dettagliato resoconto dell’eccidio delle Fosse Ardeatine con l’elenco delle persone prelevate dal famigerato carcere di via Tasso. Un documento che evidenzia lo stretto rapporto che unisce da secoli il Vaticano alla città di Roma, come ha evidenziato monsignor Pagano, prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, commentando la scelta della location per l’esposizione: “La sede prescelta per Lux in Arcana sottolinea il profondo legame che unisce la città di Roma ed il papato fin dall’età medievale”.