Al Rotary Club Roma Parioli, con Presidente Margherita Pellegrini, nella serata conviviale di martedì 30 ottobre, come di consueto tenutasi presso l’Hotel The Building in Via Montebello 126, si è trattato il tema della civiltà dei Falisci, relatrice Maria Anna De Lucia.
Tema interessante, si è parlato del territorio falisco che rappresenta per l’età classica e la prima età ellenistica, uno dei settori più validi nell’ambito dell’Italia centrale, fulcro di un rinnovamento culturale che affondava le sue radici in un assetto politico e socio-economico evidentemente aperto e predisposto ad accogliere sollecitazioni esterne ed a rielaborarle localmente con creazioni originali. Nel corso del V secolo si rappresenta un periodo di passaggio, di trasformazione delle dinamiche interne alle comunità del comparto tiberino, un periodo interessante per l’ottimo sviluppo, a Falerii vi portarono un’eccellente crescita economica e culturale.
L’Agro Falisco rispetto ai comprensori dell’Etruria meridionale ha avuto successo accanto anche a insediamenti come Corchiano e Vignanello, veri e propri “poli” urbani. Corchiano, centro di media estensione (di circa 27 ha), è presente nell’impegno politico ed economico di Falerii alla quale è collegato da una rete viaria che lo mette in contatto anche con gli insediamenti vicini e con la campagna. Un buon legame dell’Agro Falisco settentrionale con Orvieto e il distretto Chiusino-Valsiniese. Molti gentilizi etruschi sono stati documentati epigraficamente a Corchiano e anche alcuni usi funerari non attestati altrove in ambiente falisco, come l’utilizzo di cippi a segnalare la presenza delle tombe, argomento quest’ultimo di particolare interesse.
L’appuntamento del Rotary con la storia di uno dei più antichi popoli italici ha avuto un ottimo riscontro ed è stato dimostrazione di come anche un argomento particolare possa diventare di grande interesse quando viene ben rappresentato.