200 euro con un nome diverso

FRANCESCO CHIAPPETTA

Visto il fallimento del reddito di cittadinanza criticato da molti tranne che dai proponenti, si è ritenuto, come nei delitti, di reiterarlo, dicendo ‘’non siete d’accordo?’’ Benissimo, ne facciamo un altro, riconoscendo 200 euro a tutti i disoccupati, occupati e tutti coloro che ne hanno bisogno, con un reddito annuo inferiore ai 35 mila euro. Come si suole dire, quando uno riceve dei soldi, dovrebbe solo ringraziare in quanto, mera beneficienza. Quando uno riflette, emerge chiaramente che Telecom Italia vuole mandare a casa dieci mila persone, le mercerie minacciano di chiudere un’altra volta, molte multinazionali vogliono abbandonare il paese per andare in paesi migliori dove non sono super tartassate come nel nostro paese. Alla luce di questi fatti, nessuno pensa di dare lavoro alle persone e ai giovani laureati. Ogni volta si sottolinea che nel nostro paese siamo negli ultimi posti anche per i laureati (per fortuna). Pur essendo pochi comunque non trovano lavoro e se i più fortunati lo trovano andranno a lavorar come aspiranti commessi nei negozi. Questo è motivo di orgoglio e successo per coloro che prendono provvedimenti senza tenere presente questo tipo di realtà. Le cosiddette lancette elettorali non portano contributi per la crescita del paese ma, bensì, abituano le persone senza alcuna colpa a non lavorare facendoli abituare a fare una vita modesta costituita da un panino e da un piatto di pasta (tra l’altro definiti “il minimo per sopravvivere”). In questo modo, si sta cercando di abituare il paese a sopravvivere e basta. È un po’ la storia del ciuco delle mele secche al quale il proprietario ha iniziato il lunedì a non dare da mangiare andandogli bene, così dicasi per il secondo, terzo, quarto e quinto giorno; il sesto il ciuco è morto ed il proprietario ha esclamato, Capperi! Una volta che si è abituato a vivere senza mangiare, è morto! Sembra evidente che non vi è alcuna relazione con quanto sopra descritto, ma è chiaro che il mondo non può vivere avendo delle aspirazioni in basso. Dovrebbe essere all’inverso!

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Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.

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