Comunicazione ed informazione sono per molti uno sport, dei modi per mettersi in mostra. Il motivo? Ormai si è detto tutto e l’inverso di tutto quindi o si alzano i toni oppure non si fa più notizia. Internet è uno dei canali che consente a chiunque di avere un quadro informativo per poi fare le opportune verifiche. Inizi a leggere ed osservi che: le associazioni dei magistrati parlano di schiaffi e delegittimazione; un ministro si dimette; i cittadini si lamentano; attacchi frontali e non al Governo; intercettazioni; videosorveglianza in tutto il Paese; la BCE sollecita l’Italia a fare le riforme…Oggi abbiamo un farmaco eccezionale, se il Ministero dell’Innovazione Tecnologica commette una ruberia noi non abbiamo più problemi, il farmaco c’è, chi è? Mettiamo un magistrato ed il problema è risolto, agli occhi di chi non capisce! Poi interviene Renzi e dice “stai sereno!”. Il Messaggero di questi giorni esordisce dicendo “le mani delle cosche nel Lazio: 88 clan che si spartiscono gli affari secondo l’Osservatorio regionale per la legalità e la sicurezza”. Nel 2008 i clan censiti erano 60, nel 2014 i beni sequestrati sono stati 1781. La Banca d’Italia ha segnalato nel Lazio 9188 operazioni finanziarie sospette per un valore di circa 10 miliardi di euro. Non spaventatevi, sembra un bollettino di guerra, diverso da quella di Papa Francesco, ma è un bollettino di guerra. Il Ministro Madia sostiene che bisogna creare i presupposti per rinnovare ed adeguarsi alle esigenze ed al ricambio generazionale. Se gli ordini professionali sono la panacea del Paese (e in Italia di ordini ne abbiamo tanti) stando a taluni dovremmo mettere il Magistrato, anche se impreparato, alla giustizia; il Medico scadente alla salute; l’Ingegnere non competente alle infrastrutture; un laureato in agraria in agricoltura; agli esteri uno laureato in scienze politiche ed il problema è risolto. Si è sempre detto che mettere uno specialista ad un dicastero fa ruotare il tutto, per motivi quasi naturali, intorno alla propria specializzazione e quindi non è una politica complessiva, ma diventa settoriale. Ciò è vero? Sono state dette cretinate fin’ora? Si è sempre detto che rivedere il tutto equivale il più delle volte a niente. Probabilmente si dimentica spesso che per fare il ricambio bisogna avere gente preparata, pronta e con quel tanto di esperienza che consente di non commettere errori. A questo proposito ritengo che probabilmente bisognerebbe ritornare ad un partito dei cittadini, un partito di maggioranza ed indipendente. Indipendente non dalle idee ma dalle commissioni illecite. Puntare poi in maniera trasparente a pescare tra questi cittadini, valutarli nel breve periodo con obiettivi ben precisi e scoprire così le loro capacità. Se vanno verso un ulteriore fallimento, non bisogna aspettare la fine del contratto, ma si deve prevedere l’interruzione! Questo è semplice, in italiano si chiama raggiungimento degli obiettivi. Non vi è più nessuna certezza, neanche se si faccia o meno il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle.
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Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.
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