Comunicazione politica: il caso Spagna-Catalogna

Il nostro Paese si riempie sempre la bocca di un messaggio diventato logorante: “rispettiamo le regole”. L’italia da tempo vive sempre con il fiato sospeso in quanto la Corte Costituzionale si esprime pro e contro alcune leggi. Noi cittadini non sempre riusciamo a capirle e a condividerle. La Spagna una democrazia giovane ha vissuto in questi giorni un episodio che tutto il mondo ha menzionato: i cittadini della Catalogna hanno fatto richiesta di fare un referendum in cui chiedono l’autonomia. In linea di principio non v’è dubbio della legittimità della richiesta. Ma ecco che spunta la Corte Costituzionale Spagnola che ritiene che la richiesta sia illegittima. I cittadini potranno fare le barricate sotto casa della Corte Costituzionale protestando e motivando anche le proteste. Aver spinto l’acceleratore nella “disobbedienza” ha portato a tutto ciò che abbiamo avuto modo di vedere in diretta con atti di sopruso e di teppismo. 800 feriti non è un numero trascurabile anzi è preoccupante, l’Unione Europea ha adottato un silenzio assordante facendoci dimenticare per qualche minuto l’inesistenza dell’Europa. È giusto far votare una quota parte del Paese com’è stato fatto? È possibile far decidere a 2,26 milioni di persone su oltre 5,3 milioni di elettori, il destino dell’intera Spagna? Nessuno ha valutato il ruolo del Presidente Rajoy che ha una modesta personalità ed anche poca garanzia di governo. Il Presidente della Catalogna Carles Puigdemont, che conosce bene la situazione spagnola, ha cavalcato le richieste dei suoi cittadini senza avere il vero termometro di quanto è accaduto.

L’intervento della Guardia Civil Spagnola è stato a dir poco improvvisato creando caos e nello stesso tempo un’immagine pessima per il resto dell’Europa. La Spagna con sacrifici è riuscita a riprendersi ma se viene spaccata in due parti, il benessere pende verso il popolo catalano.

Questa posizione deve fare riflettere perchè l’Italia dal 1861 ha una parte del Paese chiamato mezzogiorno, ma purtroppo sono sempre le ore 11, in quanto l’orologio per alcuni, a corrente alternata, è stato fermo. Ragioniamo su una programmazione di tipo industriale e non solo di tipo assistenziale.

Non si giustifica mai la violenza, bisognerebbe esaminare se anche in Spagna vi erano cittadini “non spagnoli”.

Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.

Altri articoli dell'autore

Advertisment

Puoi leggere anche...

567FansLike
1,441FollowersFollow

Ultime notizie

Agroalimentare e la sua filiera

I lettori di Sentieri Digitali hanno avuto modo di comprendere l’impegno costante per un settore così strategico del nostro Paese e dell’Europa. Nell’ambito della...

L’acqua

L’acqua vuol dire vita e quindi è un bene primario. Senza fare polemiche è ben rappresentare che la rete idrica del nostro paese a dir...

Comunità Energetica

Il Clean Energy for Europe Package è basato su una proposta della Commissione Europea del Novembre 2016 e definisce gli obiettivi e la strategia...

Vuoi avere le notizie aggiornate ogni mercoledi?

Iscriviti alla newsletter

LinkedIn
LinkedIn
Share