La carenza di risorse finanziarie per stimolare e sostenere la ripresa economica deve guidare le scelte del Governo verso le iniziative di maggiore impatto per la crescita del Pil. L’area che promette i maggiori risultati è l’innovazione tecnologica, da inoculare in ogni attività, dal sistema pubblico, al privato e alle famiglie, per incrementare la produttività, snellire i tempi della burocrazia, conseguire risparmi di gestione e migliorare la qualità di vita.
Molte analisi stimano in diversi punti percentuali di crescita del Pil l’accesso generalizzato alla banda larga, mentre nuovi paradigmi tecnologici quali il cloud computing possono abbassare sensibilmente i costi IT di imprese ed Amministrazioni Pubbliche. Ma non solo: il concetto di smart city, nelle sue pressochè infinite declinazioni che sta proponendo l’Europa è la vision in base a cui si può ripensare l’amministrazione locale, favorendo l’evoluzione della società.
La rivoluzione tecnologica di Internet ha cambiato la vita di cittadini ed imprese: in poco più di dieci anni, il web, da luogo virtuale riservato agli addetti ai lavori, è diventato il punto centrale della nostra quotidianità, coinvolgendo la quasi totalità delle imprese e oltre la metà degli abitanti del nostro Paese. Sono nate migliaia di aziende il cui core business è internet, aziende e cittadini hanno conseguito corposi risparmi di tempo e denaro con i servizi web based, la comunicazione della PA è diventata più capillare e infinitamente meno costosa.
Oggi, il potenziamento della velocità di connessione e l’adozione dei servizi cloud, disponibili per tutti i player, dai singoli utenti alle aziende e alle PA centrali e locali, possono costituire un importante strumento di crescita economica.
Già ora, nella fase di spending rewiew, l’Esecutivo può capitalizzare massicci risparmi di risorse con l’adozione delle nuove tecnologie, recuperando fondi per il sostegno ai giovani, il welfare, la cultura, l’ambiente.