Ormai è una realtà, negli ultimi anni si è assistito ad un notevole numero di attacchi condotti verso sistemi critici. La diffusione ed anche l’importanza dei sistemi di controllo industriale come base delle infrastrutture mondiali vedi acqua, energia, telecomunicazioni, trasporti, oleodotti, impianti di produzione e costruzione, ha contribuito al parallelo sviluppo di malware, sempre più sofisticati capaci di danneggiare o distruggere intere centrali e creare ingenti danni economici e/o fisici, nonché tensioni diplomatiche tra Paesi diversi. Gli attacchi sono generalizzati e mirati. La stabilità dei processi è certamente fondamentale per industrie manufatturiere altamente automatizzate.
Lo sviluppo, la sicurezza e la qualità della vita nei paesi industrializzati dipendono sempre più dal loro funzionamento continuo che per importanza sono definite infrastrutture critiche.
Con il termine infrastruttura critica si intende un sistema, una risorsa, un processo, un insieme, la cui distruzione, interruzione anche parziale o momentanea indisponibilità, ha l’effetto di indebolire in maniera rilevante un Paese intero, in grado di inibirne il normale funzionamento, il ritorno sul sistema economico-finanziario e sociale. I campi in cui si può trovare riferimento nell’argomento infrastrutture critiche, principalmente sono: telecomunicazioni e telematica; riduzione, trasmissione, distribuzione, disfacimento dell’energia elettrica e di tutte le forniture di energia, quale ad esempio il gas naturale; risorse idriche a gestione della acque reflue (la SI-IES è attualmente impegnata nel tema dei fanghi biologici e delle acque reflue); agricoltura, produzione delle derrate alimentari e loro distribuzione; sanità, trasporti, banche, sicurezza; protezione e difesa civile; le reti a supporto del governo, centrali e territoriali.
L’argomento che ormai interessa il mondo intero negli ultimi anni ha destato una particolare attenzione a livello europeo ed italiano, specie in conseguenza di eventi dannosi che hanno interessato l’intero Paese: una direttiva europea, recepita a livello nazionale, ne ha definito caratteristiche e linee guida.