Non dire intelligenza artificiale. Ma semma preoccupati della sicurezza informatica. Un monito perchè abbiamo l’abitudine a riempirci la bocca di termini sensazionali, in voga, di tendenza, ma in primis dovremmo occuparci di proteggerci.
Le aziende debbono tutelarsi sia sul piano della sicurezza e sia sul piano della riservatezza e della conformità alla legge, allinearsi con le normative europee e nazionali. Tutte queste aziende che adottano cloud, mobile computing, e quant’altro, che connettono su più livelli l’azienda e le relative risorse sensibili tra interno ed esterno sono avvisate, devono salvaguardare le attività di business. I rischi aumentano, dalla trasformazione digitale serve una certa protezione dei dati, perciò il compito di ogni PMI è quello di cercare di contenere i danni e i rischi.
Molto importante è verificare l’evoluzione tecnologica per la sicurezza informatica e rispettare le regole. Poi vi sono delle piccole attenzioni e accortezze, ad esempio domandatevi: chi accede ai vostri dati? Come ne verificate le istruzioni? Come proteggersi dai terminali fissi e mobili? Dobbiamo fare particolare attenzione: alla sicurezza degli accessi; alla sicurezza sui contenuti, alla sicurezza sui dispositivi. Il resto riguarda il comportamento diligente del personale e dei collaboratori. Ogni piccola distrazione nel mondo informatico potrebbe essere fatale. Opportuno non fare mosse sbagliate nell’adoperare il proprio pc o tablet. Il grado di sofisticazione del terminale è correlato alle conoscenze e alla capacità di colui che se ne adopera. Cosa serve? Prudenza, prudenza, prudenza! Altrimenti poi ce ne pentiamo tre volte.