La Si-Ies da molto tempo si interessa all’innovazione e al cambiamento che la comunicazione digitale sta impartendo a livello globale, in particolare anche grazie a nuovi paradigmi e nuove tecnologie come l’internet delle cose (Internet of Things – IoT), il cloud e il fenomeno big data, solo per citarne alcuni.
Abbiamo sottolineato più volte che l’IoT avrà un impatto dirompente su scala mondiale, in molti settori e trasformerà l’assetto di diversi mercati, tra questi dovranno averne particolare riguardo anche le compagnie assicurative.
Da uno studio di una compagnia specializzata del settore, è emerso che la fascia d’età che va dai 15 ai 34 anni (definita dei clienti della generazione Y) sarà la principale artefice del cambiamento, modificando il modello di business delle compagnie assicurative.
Sembra che la “generazione Y” abbia maggiori interazioni con il proprio agente assicuratore per mezzo di tutti i canali di comunicazione, tra questi anche e soprattutto quelli digitali. L’interazione avviene sempre più sui social media e anche per mezzo di dispositivi mobili.
Da uno studio effettuato sui dati in possesso da Sfera Assicurazioni, emerge che molti clienti/consumatori, in particolare della generazione Y, solo per il rinnovo e l’acquisto di una polizza assicurativa sfruttano il canale digitale.
Ed ecco che subentra il valore aggiunto dell’Internet delle cose. La tecnologia IoT muta i modelli di business assicurativi tradizionali, comprese le modalità attraverso le quali gli assicuratori si connettono ai propri clienti, fino al modo di valutare e gestire il rischio. Sono già molti i prodotti assicurativi IoT legati all’automobile e ai trasporti. Il cittadino/cliente troppo spesso è stato spinto in alcuni settori merceologici a dialogare solo con call center, il più delle volte con ritorni non soddisfacenti, con l’avvento delle nuove tecnologie molti di questi problemi verranno meno.
Trovare un nuovo modello che veda sempre più l’efficientamento dei sistemi, delle strutture e della risorsa umana, introducendo un dialogo funzionale con “la macchina dell’ICT”, avrà risultati economici di bilancio certamente migliori. In tutto ciò non si deve trascurare, inoltre, la concorrenza di nuove compagnie multinazionali che affiancano alle nuove tecnologie di comunicazione un’organizzazione improntata sul “lavoro intelligente” che può, in posizione anche delocalizzata, far concorrenza nella corsa alla soddisfazione del cliente!
