Anche quest’anno ha avuto inizio il World Economic Forum a Davos, in Svizzera, a cui parteciperanno imprenditori, politici ed i massimi esponenti della cultura contemporanea.
Il tema ufficiale del WEF 2017, “Leadership sensibile e responsabile”, evidenzia che qualcosa sta cambiando. Tutti i leader del mondo, nell’affrontare i grossi cambiamenti in atto, che stanno portando ad un crescente malcontento, devono essere responsabili e reattivi.
Questa 47° edizione sembra assumere un ruolo di primo piano, essendo i liberisti e i pro-globalizzazione, frequentatori abituali di Davos, consapevoli del fatto che stanno perdendo la propria battaglia.
Pareri contrastanti sono emersi a proposito delle conseguenze che il processo di globalizzazione ha inflitto ad una parte della popolazione mondiale, e dei cambiamenti che ha apportato sia sulla scena politica che nella vita sociale.
A tal proposito è intervenuto anche il presidente cinese Xi Jinping, per la prima volta presente a Davos, il quale ha tenuto a precisare quanto sia fondamentale la globalizzazione per la costituzione di un mondo più equo ed efficiente. La partecipazione straordinaria del presidente cinese dimostra quanto la Cina sia pronta a mettersi in gioco in prima persona, al fine di dare un contributo rilevante alla risoluzione dei problemi del mondo.
Anche quest’anno, tra i temi affrontati non manca l’impatto della tecnologia digitale sull’economia e sulla società, anche se il focus verterà sulle minacce, a livello organizzativo e di forza lavoro, piuttosto che sulle opportunità.
Tenuto conto degli eventi degli ultimi mesi che stanno ridisegnando gli equilibri mondiali- dalla Brexit all’elezione di Trump fino all’immigrazione e alla crescente forbice fra ricchezza e povertà- il tema digitale non sarà, però, l’argomento centrale che catturerà l’attenzione dei maggiori esponenti del mondo economico, politico, scientifico e culturale.
Tutti gli sforzi dei più importanti leader saranno, perciò, diretti a rafforzare la collaborazione globale, a ripristinare un senso d’identità comune, a rilanciare la crescita economica, a riformare il capitalismo ed a preparare la quarta rivoluzione industriale di cui tanto si sente parlare.
Non viene qui affrontato il tema dell’equa distribuzione poiché si ritiene sia un concetto di tipo teorico che non ha ancora portato a risultati concreti.
