Per una sanità a portata di click

Sarà capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di ricercare in rete informazioni su un dato problema di salute e sull’utilizzo del farmaco più appropriato, oppure di richiedere su blog e forum dedicati alla medicina un parere medico su specifiche patologie o soltanto di scambiare direttamente consigli tra pazienti.

Una vera e propria community virtuale, operativa h24, dove poter scambiare velocemente un numero potenzialmente infinito di informazioni e consigli.

Di pari passo con il progresso in campo tecnologico, è, pertanto cresciuta, negli ultimi anni, l’attenzione verso la qualità del servizio offerto dalla Pubblica Amministrazione in ambito sanitario, considerata non soltanto la primarietà del bene salute tutelato, ma soprattutto dato il forte assorbimento di risorse finanziarie che risultano essere, invece, ormai sempre più limitate.

Anche in un settore ad altissimo apporto umano, quale la sanità, sono sempre più algoritmi ed intelligenza artificiale destinati ad interagire direttamente con i pazienti, rispondendo ad un bisogno di erogare prestazioni sanitarie che siano quanto più appropriate ed efficaci e agendo attraverso strumenti in grado di migliorare la qualità del servizio offerto ed assicurare il governo della spesa pubblica in ambito sanitario.

L’E-Health, quale complesso di risorse, soluzioni e tecnologie informatiche di rete applicate al campo della sanità, rappresenta uno dei settori maggiormente in espansione, destinato a rivoluzionare i concetti tradizionali di salute e sanità pubblica e privata.

Da un recente studio condotto dalla Frost and Sullivan, è emerso come l’impiego dell’intelligenza artificiale nel campo della sanità, potrà migliorare gli esiti delle cure del 30-40% e ridurne parallelamente i costi fino al 50%.

E’ peraltro risaputo che, in Italia, il calo del tasso di natalità abbia contribuito ad un progressivo invecchiamento del nostro Paese, dove l’età media della popolazione, ha rilevato l’Istat, si aggira attorno ai 44,6 anni.

Evoluzione naturale di un simile processo appare essere proprio la sanità elettronica, onde poter mantenere la sanità accessibile a tutti, attraverso una gestione intelligente dei pazienti direttamente da casa avvalendosi dell’impiego di sensori ed app dedicate, onde far fronte ad un progressivo aumento di malattie croniche e contestuale calo delle risorse pubbliche disponibili.

Oggigiorno, è bene iniziare ad accogliere positivamente l’idea di un medico digitale e l’idea di una visita fatta a distanza, direttamente dal proprio divano di casa, iniziando a prendere dimestichezza con termini quali telecontrollo, ossia tutte quelle tecniche di monitoraggio dello stato di salute di anziani o disabili direttamente dalle proprie abitazioni, attraverso l’impiego di sensori per l’assistenza in remoto.

Ed ancora, telemedicina, quale erogazione di servizi sanitari a distanza; wellness tracking, ossia strumenti di monitoraggio delle attività fisiche, attraverso, ad esempio, l’utilizzo di scarpe dotate di gps; cartelle cliniche elettroniche, onde facilitare la comunicazione dei dati del paziente tra le varie figure professionali interessate.

Trattandosi, infatti, di servizio di natura multidimensionale, le possibili applicazioni delle tecnologie ICT in ambito sanitario sono molteplici, a partire da tutti gli strumenti a supporto di una gestione informatizzata dei dati clinici del paziente, passando attraverso una gestione informatizzata dei farmaci e fino ad arrivare ai sistemi di Business Intelligence, finalizzati al supporto dell’azienda nei processi di rilevazione, analisi e valutazione dell’attività svolta e dei correlati risultati perseguiti.

Se è vero che, ad esempio, sempre più cittadini conoscono il Fascicolo Sanitario Elettronico, soltanto il 5% lo ha, però, effettivamente utilizzato.

Stando, altresì, ai dati diffusi dall’Agenzia per l’Italia Digitale e relativi allo scorso Aprile 2016, soltanto in sei Regioni, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Sardegna, Valle d’Aosta e Provincia Autonoma di Trento è stato attivato il Fascicolo Sanitario Elettronico, in altre undici è in fase di implementazione, mentre in Campania, Calabria, Sicilia e Provincia Autonoma di Bolzano, ancora nessun progetto in tal senso risulta avviato.

Pertanto, affinchè la sanità digitale non resti in Italia soltanto un miraggio, auspicabile è l’erogazione di un servizio sanitario che sia omogeneo su tutto il territorio nazionale, attraverso politiche regionali che siano coordinate tra di loro e progetti lungimiranti di aziende e operatori specializzati in tale settore.

In ogni caso, che si tratti di beni o servizi, bisogna muovere dalle esigenze del destinatario finale dei risultati, nell’ottica di un processo di innovazione tecnologica che vada a fondersi con quella organizzativa e sociale.

L’obiettivo deve essere quello di individuare carenze di tipo infrastrutturale, con il coinvolgimento dei referenti istituzionali e degli stessi utenti finali, ossia i cittadini, quali sperimentatori delle soluzioni ICT, onde comprendere fino a che punto possa spingersi la tecnologia attualmente disponibile e come effettivamente possa essere utile all’utenza finale in un settore di primaria importanza quale quello della sanità. 

Altri articoli dell'autore

Advertisment

Puoi leggere anche...

567FansLike
1,441FollowersFollow

Ultime notizie

Agroalimentare e la sua filiera

I lettori di Sentieri Digitali hanno avuto modo di comprendere l’impegno costante per un settore così strategico del nostro Paese e dell’Europa. Nell’ambito della...

L’acqua

L’acqua vuol dire vita e quindi è un bene primario. Senza fare polemiche è ben rappresentare che la rete idrica del nostro paese a dir...

Comunità Energetica

Il Clean Energy for Europe Package è basato su una proposta della Commissione Europea del Novembre 2016 e definisce gli obiettivi e la strategia...

Vuoi avere le notizie aggiornate ogni mercoledi?

Iscriviti alla newsletter

LinkedIn
LinkedIn
Share