Forum della Comunicazione 2012: mobile business e smart cities

"L’Italia che innova" è stato il concetto portante delle numerose sessioni di lavoro in cui si è sviluppato il Forum della Comunicazione Digitale 2012, tra keynote, workshop, dibattiti, interviste e conferenze; tecnici ed opinion maker della comunicazione hanno condotto le proprie riflessioni su innovazioni tecnologiche e nuove opportunità della rete quali mezzi che sia cittadini che imprese possono utilizzare quotidianamente per fare network, creare opportunità di business, sostenendo la crescita dell’economia digitale.

I principali temi al centro del Forum sono stati: mobile economy, social networks, proximity marketing, cloud, social shopping, smart cities. Nel panorama del convegno i social network sono emersi sempre più di attualità, venendo recepiti quali strumenti fondamentali tanto nello sviluppo delle relazioni interpersonali quanto nello sviluppo di strategie di comunicazione aziendale. Anche per i nuovi fenomeni del word of mouth e dell’always on, del proximity marketing e della mobile economy, l’immagine rimandata dai lavori è quella di elementi che si sono confermati, ormai imposti, per aprire il cammino dell’innovazione per il sistema paese e delle interazioni tra i vari soggetti della comunicazione.

I lavori si sono aperti con la sessione plenaria “Punto sull’innovazione: visioni e trend della mobile economy”, riflettendo sui principali trend e sulle visioni di un mercato che, grazie all’allargamento della banda, al fenomeno del cloud e della consumerizzazione, renderà sempre più mobile tanto il business aziendale, quanto le attività legate agli interessi personali.

Gli internauti mobile rappresentano la punta avanzata dello spaccato socio-demografico degli utenti internet, ma soprattutto sono un target molto attivo in rete, a livello di ricerca informativa da un lato e di elaborazione dell’informazione dall’altro. Sono soggetti che conoscono la tecnologia e la utilizzano per migliorare la propria vita. I mobile surfer si connettono al web in modalità "always on" e l’82% di loro ha fatto attività di social networking nelle ultime 4 settimane e dedicandoci circa 6 ore alla settimana via mobile. Giovani (due su tre hanno meno di 34 anni, per il 74% conoscono l’m-commerce, sia tramite app che tramite sito ed il 12% ha già acquistato qualcosa tramite il telefono cellulare. Sono anche molto coinvolti nel gaming: il 36% tra i mobile surfer gioca giornalmente. Tra coloro che giocano, il 75% gioca nei social network.

Il mobile è un settore che può contribuire molto a creare valore per le imprese: l’abilitazione ad essere sempre connessi e la crescita di touchpoint di comunicazione consentono all’utente di svolgere un ruolo attivo sul web, producendo contenuti nei formati più disparati, attività svolta dal 48% degli utenti, evolvendo il suo ruolo da mero attore passivo della comunicazione broadcast a fruitore ed elaboratore, soggetto proattivo nella filiera di comunicazione globale. Coinvolgere questa tipologia di utente deve essere l’obiettivo delle aziende per evolvere la comunicazione con il pubblico.

Per quanto concerne le strategie multicanale e i meccanismi virtuosi che si innescano tra i diversi touch point digitali, in riferimento al supporto per i brand nell’aumento dell’engagement, si è osservato che il mobile non deve essere considerato uno strumento "stand alone" ma un elemento essenziale di una strategia multicanale che non può prescindere dai diversi touch point per mantenere vivo il rapporto con il target dei brand. Nell’evoluzione in atto, i sistemi considerati più innovativi, quali la realtà aumentata e la geolocalizzazione devono diventare una prassi comunicativa. Si segnala anche l’affermazione delle remote apps, applicazioni che, "dialogando" con un sensore in un oggetto di vita comune, rendono possibili interazioni anche nel mondo digitale. In futuro si diffonderanno sempre più le apps su Facebook che, oltre a interagire con i fan dei brand per creare sistemi di engagement, stimolano una "conversion" verso l’uso dei servizi/prodotti dei clienti .

Valutare gli investimenti nei nuovi merdia pubblicitari diventa essenziale per le imprese. Su questo punot, Enrico Gasperini, Presidente di Audiweb e Presidente di Digital Magics ha dichiarato: “Il 2011 è stato l’anno dello start up del mobile marketing e il 2012 ne vedrà il decollo, mentre l’ADV online è l’unico comparto pubblicitario in crescita. In questo contesto, è fondamentale il tema della misurazione multischermo, per garantire standard e metriche condivise indispensabili per la comprensione del mercato. Audiweb si sta muovendo in questa direzione, sviluppando un sistema di misurazione esteso ai nuovi schermi, indispensabile per i marketers e per dare ulteriore slancio allo sviluppo del settore".

Altro tema fondamentale del Forum, a cui è stata dedicata la sessione plenaria di chiusura, è l’attenzione verso una riorganizzazione della vita nei centri urbani, sintetizzata nel concetto di "Smart City". L’incontro “Smart City: nuvola o realtà?”ha avuto al centro la domanda se in Italia resterà un mero ideale o se qualcosa si sta muovendo. Il dibattito si è sviluppato sulle “città intelligenti”, città ovunque realizzabili introducendo elementi e servizi per migliorare la vita dei cittadini: un concetto presente anche nell’Agenda Digitale del Governo. Fabio Florio ha riportato l’esperienza di Cisco Systems Italia, di cui è Business Development Manager, che già dal 2006 opera su questo versante: riduzione dell’impatto ambientale, sostenibilità ambientale, economica e sociale, mettendo al centro la persona, sono gli ingredienti per rendere ”Smart” le città.

Sono stati riportati gli esempi di San Francisco e Amsterdam, che hanno costituito dei progetti pilota in questo senso, e quelli di Barcellona e Londra, la prima per lo spirito frizzante coniugato ad una grande innovazione, la seconda spinta dalle prossime Olimpiadi. Nell’ambito della sessione, moderata da Carlo Antonelli Direttore di Wired, si è ipotizzato che “Smart City” sia forse anche una moda, ma il punto emerso è che in pratica nonostante se ne parli molto è la difficile congiuntura economica a renderne difficile la realizzazione.

In Italia sarà Milano, sull’onda dell’Expo, a poter realizzare un’esperienza di questo genere. Secondo Valerio Zingarelli, Chief Technology Officer Expo 2015, Expo sarà una rivoluzione come esposizione in sé e anche come realizzazione di una piattaforma di vivibilità con una tecnologia al servizio dell’ambiente. Un progetto che prevede servizi rapidi, “salute elettronica”, con dispositivi indossabili che monitorano tutti i parametri di wellness dei visitatori, WIFI capillare e tutti i servizi sul cloud.

Un ecosistema presso il Polo di Rho che ospiterà Expo, proprio alle porte di Milano, il cui grado “Smart” è stato analizzato con l’Assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo Urbano, Verde del Comune di Milano Pierfrancesco Maran: dall’Area C, alle nuove zone a traffico limitato che verranno istituite sfruttando le tecnologie utilizzate per la nuova Area C, all’asservimento semaforico per la riduzione dei tempi di percorrenza e quelli di attesa dei mezzi pubblici, ai posto auto per disabili che verranno tecnologicamente assegnati e rilevati, alla illuminazione, in partnership con Philips, rappresentata da Sergio Tonfi di cui è Corporate Communication Manager, per disseminare di LED, secondo il progetto “ LED YOUR CITY”, quelle zone che i cittadini segnalano come più buie e quindi anche pericolose, con positive ricadute sulla vivibilità di tali aree e pertanto anche una rinascita sociale delle stesse.

Il Forum ha coinvolto più di 2.500 partecipanti per 53 partner ufficiali e oltre 100 relatori in altrettante sessioni di lavoro dimostrando di essere l’evento più importante nel campo della comunicazione digitale in Italia. Organizzato a Milano da Comunicazione Italiana, il primo business social media italiano che unisce 20 associazioni di categoria e 40.000 tra Top Manager e professionisti della comunicazione, ha raccolto la piena soddisfazione degli organizzatori: “Sono pienamente soddisfatto dei risultati ottenuti dall’ultima edizione del Forum Digitale” ha sottolineato Fabrizio Cataldi, fondatore di Comunicazione Italiana “Seppur in un periodo caratterizzato da una congiuntura economica negativa, le tematiche inerenti la comunicazione digitale risultano di grande interesse per tutti, dagli addetti ai lavori agli uomini di business fino ai giovani, che hanno partecipato numerosi e con interesse alle sessioni proposte dalla giornata.

Nonostante la crisi, il settore della comunicazione si dimostra sempre carico di una spinta innovatrice, della volontà di confrontarsi con gli scenari proposti dalla società e dall’economia e, in questo contesto, possiamo affermare serenamente che ancora una volta Comunicazione Italiana ha saputo cogliere lo spirito dei tempi”.

Comunicazione Italiana guarda già al futuro, impegnata nei lavori per l’edizione 2013 che sarà all’insegna della internazionalizzazione ampliando la partecipazione a quelle realtà internazionali che desiderino entrare in contatto con gli operatori italiani del settore e viceversa: si parla già di un World Digital Forum.

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