Gli Stati Generali dell’Innovazione: una agenda per Roma Smart City

L’Associazione Stati Generali dell’Innovazione ha promosso l’iniziativa Roma Smart City, inaugurata con un evento pubblico il 26 settembre 2012 al Parco Regionale dell’Appia Antica, insieme a ForumPA, Università La Sapienza, AIF Lazio, Nuova Ecologia, ReteCamere, Biennale Spazio Pubblico, Ordine Architetti, Transition Town, Urban Experience, UnaCittà ed altre associazioni attive sul territorio.

L’iniziativa nasceva con l’intento di creare una piattaforma di aggregazione, un vero e proprio hub di conoscenze, competenze ed esperienze, che possa fungere da cassa di risonanza per le molteplici iniziative in corso su questo fronte, per le esperienze già realizzate negli anni, e per tutti gli stakeholder principali della città metropolitana (associazioni sociali, culturali, professionali, imprenditoriali, professionisti, scuole, università, centri di ricerca, imprese, ordini professionali), portandoli a condividere un metodo di lavoro e di progettazione partecipata della città.

Sulla base delle esperienze migliori, come quella di Genova, la Agenda per Roma Smart City è stata definita in modo collaborativo, attraverso un approccio Wiki, dai promotori del progetto, con l’intento di creare un soggetto attivo e partecipativo che possa diventare, per la propria caratteristica di pluralità, diversificazione e interdisciplinarietà, un valido interlocutore delle istituzioni locali, punto di riferimento per proposte e attività sul territorio. Genova Smart City è infatti la best practice nazionale più avanzata che può essere presa a modello, almeno in fase iniziale, la cui forza di impatto è nel rapporto virtuoso tra l’Ufficio Smart City del Comune di Genova e un’associazione di stakeholder, appositamente costituita, che ha interessi concreti per la realizzazione della città intelligente e che garantisce competenze tecnologiche e un’analoga associazione che rappresenterà tutti gli interessi diffusi della cittadinanza.

I quattro assi principali di intervento su cui si è iniziata ad articolare la piattaforma di Roma Smart City sono:

1) sostenibilità e resilienza: ovvero un’integrazione equilibrata fra periferie e centro; il decongestionamento del flusso della mobilità privata a favore di una mobilità pubblica e verde, non più da intendersi come “tempo morto”, bensì come momento di scambio e produzione; un aumento dell’efficienza energetica attraverso un programma di riqualificazione del patrimonio edilizio; un programma di rinaturalizzazione degli spazi urbani con riduzione del consumo di suolo; una programmazione efficiente per la manutenzione urbana e l’adattamento ai cambiamenti climatici nel segno dell’Agenda 21 e del Patto dei Sindaci; una gestione flessibile del tempo attraverso la nascita di forme sempre più evolute di co-working e telelavoro, favorendo la creazione di centri di telelavoro e piazze telematiche in ogni quartiere e comune della città metropolitana e con la spinta creativa e innovativa d’iniziative imprenditoriali, valorizzando la ricchezza di competenze di università, centri di ricerca, organizzazioni sociali, imprese ICT.

2) apertura e trasparenza; ovvero una costante trasparenza decisionale per gli atti, le decisioni e le iniziative che riguardano la cittadinanza con l’apertura di tutti i dati secondo lo schema dell’Open Government e degli Open Data, o come nelle iniziative di Open Bilancio e Open Municipio http://www.openmunicipio.it/, con un "empowerment" di tutti i cittadini a partecipare alla cosa pubblica con iniziative di sensibilizzazione, divulgazione, alfabetizzazione e formazione in grado di stimolare la diffusione virale di una cultura della partecipazione.

3) partecipazione e collaborazione; ovvero la creazione di spazi, azioni e processi attraverso cui i cittadini possano creare, sostenere e sviluppare particolari ambienti e reti sociali, con progetti di social networking territoriale che possano promuovere le più diverse aggregazioni: giovanili, come quelle connesse al sistema scolastico, o come nel caso del progetto "Città delle bambine e dei bambini"; l’iniziativa del Comune di Roma denominata la “Casa dei Nonni”, condominio costruito per creare spazi di vita adeguati agli anziani; il progetto “Corviale Domani” che dovrebbe rendere il tetto del Serpentone lungo un chilometro il primo esperimento di Roof top lab, trasformando una enorme ma inutile terrazza con orti in comune o urbani; laboratori scientifici e di didattica, all’insegna del risparmio energetico e di coltivazioni d’avanguardia, come sta avvenendo a New York;.

Inoltre si dovrà procedere alla mappatura delle associazioni e delle diverse realtà operanti nei territori, con la valorizzazione dei modelli di partecipazione ed esperienze come La Biennale dello Spazio Pubblico http://www.biennalespaziopubblico.it/, la piattaforma wiki di Spazio Pubblico http://stage.spaziopubblico.it/wiki/Pagina_principale, la Rigenerazione urbana http://stage.spaziopubblico.it/wiki/Rigenerazione_urbana o i format ludico-partecipativi di Urban Experience http://www.urbanexperience.it/format, così come il ripensamento del rapporto tra generazioni e ildialogo intergenerazionale, sempre più necessario alla luce dei cambiamenti demografici.

4) connettività e creatività; una Roma Smart, caratterizzata da una connettività estesa e flessibile, dotata di infrastrutture di comunicazione efficienti che favoriscano l’accrescimento dell’ offerta culturale, la dinamica imprenditoriale e innovativa e dove i nuovi talenti possano sviluppare nuove applicazioni tecnologiche con cantieri di produzione creativa e incubatori di giovani imprese innovative.

Nell’evento del 26 settembre, scorso, sono state presentate numerose esperienze sul territorio, e si è proceduto al censimento e alla raccolta di altre esperienze rilevanti nell’area metropolitana e alla individuazione delle migliori best practice.

Nella recente riunione del 14 dicembre si è deciso di procedere a creare una iniziativa più ampia, che sia in grado di favorire una maggiore convergenza di tutte le componenti presenti della società civile con l’ottica di sviluppare un gruppo coeso con una piattaforma articolata di persone, professionisti, reti sociali, reti di imprese, reti di università e centri di ricerca con saperi, pratiche, conoscenze, competenze e azioni già in corso nel territorio metropolitano che possa essere un punto di riferimento per tutti i protagonisti e i decisori politici che si proporranno per il governo dell’area metropolitana.

I temi affrontati sono stati quelli maggiormente in linea con gli obiettivi che il Governo e il Paese si sta dando nell’attuazione della Agenda Digitale Italiana, con particolare riferimento alle infrastrutture di connessione, considerate da tutti i componenti del gruppo come essenziali per qualsiasi sviluppo in senso “intelligente” dei territori, e alla applicazione dei metodi di trasparenza decisionale e al metodo partecipativo, attraverso le iniziative ed esperienze di Open Bilancio/Open Municipio.

Inoltre si è cercato di dare evidenza alla natura peculiare di Roma, principale area metropolitana del Lazio con la proposta di costituire un piano regolatore generale della comunità intelligente di Roma città metropolitana e dei suoi centri abitati (quartieri e comuni).

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