Horizon 2020, l’Europa per le PMI e la ricerca

Con il programma Europa 2020 si pone la ricerca e l’innovazione al centro della strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, con particolare attenzione alle PMI. L’obiettivo principale è di portare la spesa per R&S al 3% del PIL entro il 2020 e di creare nuovi strumenti e schemi di supporto per le PMI adatti a stimolare l’innovazione da un lato e la valorizzazione di risultati della ricerca verso prodotti commerciabili dall’altro.

Horizon 2020 rappresenta l’elemento portante per la costruzione di quella ‘Unione dell’innovazione’, componente della Strategia Europa 2020 volta a potenziare la competitività globale del Sistema Europa ed è il nome del nuovo Programma dell’Unione per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione che per la prima volta riconduce ad un quadro unico l’insieme degli investimenti dell’UE per la ricerca e l’innovazione.

In particolare il Programma sarà focalizzato sui seguenti obiettivi: Salute, cambiamento demografico e benessere; Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e bio-economia; Energia sicura, pulita ed efficiente; Trasporto intelligente, integrato e pulito; Azioni per il clima, l’efficienza delle risorse e delle materie prime; Società innovative, sicure e inclusive.

Il Programma pone una forte attenzione alla conversione delle nuove conoscenze in prodotti, processi e servizi innovativi che, al tempo stesso, offrano opportunità al sistema produttivo e contribuiscano al miglioramento della vita dei cittadini. Il Programma prevede infatti finanziamenti che coprono l’intero percorso, dalla ricerca knowledge driven, alla sua traduzione in innovazione technology driven, fino alle applicazioni industriali e commerciali society driven. Il Programma presenta un’architettura più semplice, un unico insieme di regole, un unico punto di accesso per i partecipanti, minor burocrazia nella preparazione delle proposte, un minor numero di controlli e verifiche con una riduzione del numero dei certificati richiesti relativi ai rendiconti finanziari e una riduzione degli oneri di controllo che gravano sui partecipanti. A

ltro aspetto rilevante è lo sforzo di riduzione delle formalità burocratiche, un utilizzo semplificato del modello di rimborso dei costi testimoniato ad esempio dai due tassi di rimborso dei costi per tutti i partecipanti: 100% per le attività di ricerca, il 70% di piloting e di dimostrazione, con un tasso unico forfettario del 20% per coprire i costi indiretti al posto degli attuali quattro metodi di calcolo, la possibilità di fare riferimento ai costi medi del personale, anche per i proprietari di PMI senza stipendio, audit finanziari semplificati per i partecipanti non coordinatori, procedure di valutazione dei progetti ed erogazione dei finanziamenti più rapide, con l’obiettivo generale di ridurre il tempo medio di concessione delle sovvenzioni a 100 giorni.

Poco meno di un terzo del budget complessivo del Programma (circa 25 miliardi di Euro nella proposta della Commissione) è destinato a rinforzare la posizione dell’UE nella ricerca di frontiera (priorità Excellent Science); risorse per circa 18 miliardi di Euro sono previste per la ricerca di più immediata traduzione in innovazione (priorità Industrial Leadership), con investimenti in tecnologie-chiave abilitanti, nonché un più ampio accesso al finanziamento e sostegno alle PMI; infine, quasi 32 miliardi di Euro, sono dedicati (attraverso sia l’ampliamento delle conoscenze sia le relative applicazioni) a trovare risposte sempre più efficaci ed efficienti alle sfide globali che la società contemporanea è chiamata ad affrontare (priorità Societal Challenges).

Per allineare i programmi nazionali a quelli europei il Ministero per l’Università e Ricerca italiano ha redatto Horizon 2020 Italia (HIT2020) la cui idea di base – in linea con le priorità delineate dall’Unione – è che le espressioni di interesse dei cittadini siano tradotte in domanda di ricerca da veicolare attraverso le strutture pubbliche o private attraverso formule di Pre-commercial Procurement e che possano quindi avere delle ricadute benefiche sulla società. Il circolo virtuoso si innesca nel momento in cui, se i bisogni sono soddisfatti, la qualità della domanda cresce e così anche l’impegno a rispondere ai cittadini. Insieme ad Horizon 2020 Italia, il MIUR ha realizzato ResearchItaly, il nuovo portale bilingue (inglese e italiano) sviluppato dal consorzio Cineca per promuovere la ricerca italiana di eccellenza. Un sito rivolto al pubblico più diverso e organizzato per questo in sezioni differenti: conoscere (rivolto a tutti i cittadini), innovare (pensato per i sistema produttivo e quindi per promuoverne il coinvolgimento nella ricerca), esplorare (per le scuole) e fare, una sezione dedicata a chi fa ricerca che fa da aggregatore per opportunità di ricerca, lavoro, finanziamento e collaborazione.

Horizon 2020 presenta per la prima volta un approccio integrato nei confronti delle PMI, grazie al quale si prevede di dedicare alle PMI il 15% circa della dotazione finanziaria complessiva per le sfide della società e le tecnologie abilitanti e industriali. Inoltre azioni specifiche per le PMI consolideranno un sostegno prima disperso fra diversi programmi in un insieme coerente di strumenti. In primo luogo, si prevede un nuovo strumento dedicato esclusivamente alle PMI, ispirato al modello SBIR (Small Business Innovation Research, http://www.sbir.gov) che incoraggia l’esplorazione del potenziale tecnologico delle PMI e la commercializzazione dei relativi prodotti.

Gli aiuti saranno quindi concessi in diverse fasi: una fase di fattibilità, una d’implementazione e una di follow-up. Il settore “Innovazione nelle PMI” consentirà alle PMI di presentare le loro soluzioni innovative a sfide specifiche, siano esse innovazioni di alta tecnologia e derivate dalla ricerca o innovazioni di ordine sociale e derivate da esigenze di servizi, con una grande novità, ovvero la possibilità che i progetti abbiano un unico partecipante. Una prima fase di fattibilità consentirà una valutazione del potenziale del progetto e una sovvenzione principale consentirà alla PMI di intraprendere il progetto, mantenere la proprietà industriale e affidare compiti a soggetti esterni.

Il settore "Innovazione nelle PMI" comprende anche un’attività specifica per le PMI ad alta intensità di ricerca, nell’ambito del programma Eurostars attuato in associazione con gli Stati membri. Tale attività sarà accompagnata da misure volte ad incrementare la capacità di innovazione delle PMI, quali il collegamento in rete e l’intermediazione, e consentirà alle PMI di introdurre novità tecnologiche nelle loro attività attraverso contatti con ricercatori e innovatori in tutta Europa. Un sostegno successivo sarà fornito indirettamente mediante servizi quali aiuti per avere accesso ai capitali di rischio, sostegno all’innovazione o in materia di appalti pubblici.

Anche l’ "Accesso ai finanziamenti con capitale di rischio" avrà un forte indirizzo a favore delle PMI. I due principali strumenti finanziari comunitari attualmente a sostegno della ricerca e l’innovazione sono: il Risk-Sharing Finance Facility (RSFF) istituito da Commissione Europea e BEI, meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi per agevolare l’accesso ai fondi delle imprese pubbliche e private che lavorano nel campo della ricerca e dello sviluppo e l’High-Growth and Innovative SME Facility (GIF) gestito dal FEI, strumento che fornisce il capitale di rischio alle neo-imprese di medie e piccole dimensioni. In questo contesto, Horizon 2020 prevede di incrementare gli strumenti finanziari a disposizione delle imprese del settore, con particolare riguardo alle PMI, relativamente alla concessione di prestiti e garanzie, da un lato, e di finanziamenti per gli investimenti nella fase iniziale e di crescita, dall’altro. Per quanto riguarda la Debt Facility (dispositivo per la concessione di crediti), esso sarà rafforzato con l’aiuto di intermediari finanziari a livello nazionale e regionale.

La Equity Facility (dispositivo per l’acquisizione di equity) s’incentrerà sugli investimenti sulle fasi iniziali, pur con la possibilità di effettuare investimenti sulle fasi di espansione e di crescita in congiunzione con la Equity Facility del programma per la competitività delle imprese e PMI. La Equity Facility e il componente della Debt Facility relativo alle PMI saranno attuati nell’ambito di due strumenti finanziari dell’UE che forniscono finanziamento azionario e creditizio a sostegno delle attività di ricerca e innovazione e della crescita delle PMI, in congiunto con la Equity Facility e la Debt Facility nell’ambito del programma per la competitività delle imprese e PMI.

La pubblicazione dei primi bandi Horizon 2020 è prevista per fine 2013 / inizio 2014.

APPROFONDIMENTO

A fine giugno la Regione Lazio ha modificato il bando per la ricerca, sviluppo e innovazioni delle imprese locali, lanciato nell’ambito dell’attività I.1 – Potenziamento e messa in rete delle attività di ricerca e trasferimento tecnologico” del POR FESR Lazio 2007-2013, il cui scopo è stimolare le imprese del Lazio ad accrescere il livello di attività di Ricerca, Sviluppo e Innovazione (RSI). Si possono presentare le richieste di contributo fino al 31 dicembre 2013 o fino a esaurimento delle risorse finanziarie (2 milioni di euro). L’Avviso è aperto a microimprese, piccole e medie imprese di produzione e/o di servizi alla produzione aventi sede e/o unità produttiva nel territorio regionale, iscritte alla Camera di commercio al momento della domanda e, solo per alcuni tipi di attività, a grandi imprese, Università del Lazio, Centri di ricerca e Parchi Scientifici e Tecnologici regionali.

Il bando serve a sostenere la competitività del sistema produttivo regionale favorendo l’accesso delle imprese regionali al Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo (VII Programma Quadro), e ora anche al Programma Orizzonte 2020 e ai Programmi per la competitività delle PMI (CIP e COSME). Con questo avviso pubblico si vogliono stimolare le imprese del Lazio ad accrescere il livello di attività di Ricerca, Sviluppo e Innovazione (RSI) e a realizzare progetti o attività di RSI che diversamente non sarebbero stati realizzati, o lo sarebbero stati in misura più limitata.

Le attività finanziabili possono essere riferibili a una o più delle seguenti tipologie:

A. Reti di collaborazione per “ricerca partner” nell’ambito del VII Programma Quadro;

B. Sostegno alla predisposizione di progetti nell’ambito del VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo;

C. Qualificazione per la partecipazione al Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo – VII Programma Quadro e/o Orizzonte 2020 – e ai Programmi Quadro per la competitività e l’innovazione – CIP e COSME – mediante servizi di consulenza in materia di innovazione e servizi di supporto all’innovazione.

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