I Digital Makers arrivano a Roma!

Una nuova rivoluzione industriale è alle porte, come afferma il recente articolo pubblicato dal prestigioso Economist, il 21 aprile scorso: http://www.economist.com/node/21553017 .

La terza rivoluzione industriale vede la diffusione di hardware e software in grado di aprire i sistemi produttivi ad alto contenuto tecnologico finora prerogativa delle grandi imprese ed è in grado di mutare quelli che finora sono stati i "paradigmi" del sistema industriale. La cultura digitale dopo aver rivoluzionato il mondo dei bit e quindi l’editoria, la musica e i video attraverso Internet, ora sta per trasformare il mondo degli atomi, quindi degli oggetti fisici.

Artefici di questa silenziosa innovazione sono i "makers", gli artigiani tecnologici in grado di realizzare oggetti e nuovi modelli di business. Il giornalista e blogger Cory Doctorow, autore del libro-cult “Makers, St Martins Pr, 2010” aggiunge all’immagine dei «makers» anche una piacevole sfumatura anti-crisi, celebrandoli come individui che “forzano gli oggetti, il business, i modelli di vita, per rimanere felici e contenti, anche quando l’economia va giù”.

Il segreto della rivoluzione sta proprio nell’intreccio tra digitale e analogico e lo strumento simbolo sono le stampanti 3D: macchine che producono un oggetto solido, tridimensionale partendo da un modello digitale su computer. Dal punto di vista economico, la «digital fabrication» è in forte crescita con una stima di mercato mondiale per 3,1 miliardi di dollari nel 2016 e 5,2 miliardi nel 2020. Per MakerBot, la startup di Brooklyn dedicata alle stampanti 3D la posta in gioco inizia infatti a farsi sempre più alta.

Dal 2009 ad oggi, MakerBot ha venduto più di 22mila stampanti, di cui circa la metà sono modelli Replicator 2 usciti sul mercato poco più di nove mesi fa. La creatura di Pettis sta conquistando il settore di mercato consumer che finora la Stratasys, con i suoi prodotti industriali dai 10mila dollari in su, non ha mai preso in considerazione. L’azienda Stratasys quindi ha acquisito Makerbot grazie ad uno scambio di azioni del valore di 400 milioni di dollari. La notizia è stata diffusa il 19 giugno scorso e qualcuno già definisce MakerBot la nuova Apple.

Il primo ad intuire quanto sarebbe successo è stato il direttore di Wired, Chris Anderson, che nel 2010 intitolò un suo saggio, "Gli atomi sono i nuovi bits”, prendendo spunto dal nome di un laboratorio aperto al Mit di Boston qualche anno prima da Neil Gershenfeld, denominato "Center for bits and atoms", ovvero luogo dove produrre quasi-qualsiasi-cosa”.

Il digitale ormai sta entrando nei processi manifatturieri, a tutti i livelli. Il settore chiave dove guardare con attenzione, afferma Anderson nel suo libro “Makers – The New Industrial Revolution, Crown Business, 2012” è soprattutto la robotica. Anderson è egli stesso un "maker", nel senso che ha avviato con molto successo la produzione di droni fatti in casa e la sua neonata azienda di 16 persone fattura tre milioni di dollari l’anno vendendo kit per aeromodellini con videocamera incorporata. Anderson afferma, ad esempio, che l’agricoltura è stato uno dei settori ha conosciuto più di altri l’impatto di quella rivoluzione che chiamiamo “Internet delle cose”: i droni monitorano i parametri del terreno, osservano lo stato delle coltivazioni e inviano segnali a trattori intelligenti che limitano o abbondano l’utilizzo di sementi e concimi sulla base delle indicazioni ricevute.

I maker stanno inventando una nuova generazione di oggetti robotizzati che sfruttano in modo innovativo tutte le potenzialità della rete. Dai droni alle lavatrici intelligenti, alle stampanti in 3D, tutto il mondo che ci circonda sarà investito da nuova intelligenza. Il percorso è ancora lungo, ma i segni di crescita delle startup più innovative sono incoraggianti. E’ probabile che sarà proprio nella robotica che nascerà l’equivalente “maker” di Facebook o Google e una nuova generazione di inventori sarà in grado di portare sul mercato robot di tutti i tipi a consumatori che, in modo più o meno creativo, stamperanno/freseranno/taglieranno con il laser tutto il possibile, dai giocattoli agli occhiali, dalle tazzine da caffè ai gioielli.

Per avere una idea basta vedere il sito http://www.maketank.it/ !

Chi farà davvero la differenza in questa fase di cambiamento sarà infatti una nuova leva di artigiani di nuova generazione che sapranno sfruttare le nuove tecnologie della manifattura digitale per produrre oggetti innovativi, mescolando materiali diversi, personalizzando il prodotto sulla base delle richieste di singoli clienti, adattandoli per renderli più belli, più funzionali e più durevoli rispetto al passato e di qualità superiore, utilizzando le nuove tecnologie per aggirare i vincoli delle economie di scala e sfruttando la rete per proporsi al mercato.

Quando si cerca di capire come nasce un movimento come quello dei makers non puoi parlarne solo in termini di una questione geografica. È vero che FabLab e stampanti 3D arrivano dagli Stati Uniti, ma Arduino – per esempio – è nato in Italia.

Uno dei cuori pulsanti di questa silenziosa rivoluzione è a Torino, grazie al prezioso incubatore del Politecnico di Torino. All’interno di Toolbox www.toolboxoffice.it (un’ex fabbrica ora convertita a struttura dedicata al coworking) sono state infatti create le Officine Arduino, www.arduino.cc laboratorio dove i makers possono sperimentare le loro intuizioni e creare oggetti.

A Firenze dal 21 al 29 Aprile è invece andato in scena uno dei più attesi appuntamenti della primavera toscana, la “Mostra dell’artigianato”, e all’interno di questa CNA NeXT , il brand di CNA Giovani Imprenditori nato in stretta collaborazione con CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, ha dato vita ad una settimana di iniziative dedicate ai giovani in cui innovazione, collaborazione, formazione, Digital Makers, Agenda Digitale Italiana e nuovi media sono stati i protagonisti indiscussi. Temi quali artigianato digitale, potenzialità nella digitalizzazione delle piccole imprese, Open Innovation, terza rivoluzione industriale sono stati al centro dell’evento. Ma è stato anche e soprattutto un evento centrato sui digital makers, che andando al di là dell’apparenza sono in grado di interpretare la realtà completandola con l’applicazione della cultura digitale nel più alto senso di artigianato che vuole l’oggetto plasmato in base al contesto e al comportamento sociale in cui è calato.

Ora anche Napoli ha un’officina di nuovissima generazione, prima di tutto concettuale, il primo FabLab partenopeo, nata nell’hinterland e non in centro, in quell’autentica avanguardia dell’innovazione che sta diventando l’HubSpa di Giugliano.

Unite dalla cultura del fare e della condivisione, Officine Arduino, Fablab di Torino e Napoli, Digital Makers della CNA Next e Maker Faire Rome sono passi concreti per radicare finalmente la cultura maker in Italia.

Il Prof. Stefano Micelli, autore di Futuro Artigiano, il libro edito da Marsilio Editori che esplora le trasformazioni del sistema industriale italiano ha recentemente pubblicato il 29 maggio su CheFuturo!, un articolo intitolato “La terza rivoluzione industriale ha bisogno di una nuova generazione di artigiani” http://www.chefuturo.it/2013/05/la-terza-rivoluzione-industriale-ha-bisogno-di-una-nuova-generazione-di-artigiani/ che ha innescato una accesa discussione sul Web. “Spesso la nostra industria non nasce da impianti di ricerca e sviluppo finanziati da grandi imprese, ma da un tessuto costruito sulla cultura del saper fare. È la trasformazione dell’artigiano in un imprenditore che spesso si propone a un mercato internazionale. Possiamo dire la nostra perché questa storia l’abbiamo già conosciuta e sperimentata. Alcune delle nostre eccellenze riguardano le macchine utensili e i robot. Il nostro vantaggio competitivo è legato ancora oggi alla nostra capacità di adattamento e di personalizzazione. Il nostro modello di innovazione ha molto a che fare con la sperimentazione continua ed con il dialogo con gli utilizzatori finali”.

Il punto della situazione su questa rivoluzione sarà fatto alla Maker Faire Rome – The European Edition, che si svolgerà dal 3 al 6 ottobre a Roma. Josef Prusa si è dedicato alle stampanti in 3D, in grado di produrre piccoli oggetti in plastica destinati all’uso quotidiano. Insieme a lui altri 200 makers mostreranno a Roma le potenzialità di questo "movimento" che darà vita a una nuova rivoluzione industriale. Il processo di ricerca di queste realtà emergenti si sta svolgendo anche grazie al Barcamper, mezzo che farà tappa in 12 città italiane e 11 città europee con l’obiettivo di andare a scovare le realtà più interessanti e originali del mondo makers, comunità e singoli protagonisti, ma anche potenziali startup da avviare e incoraggiare.

La Call for Makers, che era stata prolungata di un mese e che si è chiusa il 30 giugno scorso, è stata un successo, avendo ricevuto ben 320 progetti da tutta Europa provenienti da Makers, fabbers, artigiani e creativi digitali di tutto il continente Sono stati ricevuti numerosi progetti da tutto il mondo: Albania, Austria, Belgio, Svizzera, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Estonia, Spagna, Finlandia, Francia, Regno Unito, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Russia, Svezia, Tunisia, Ucraina, Stati Uniti e Serbia.

A rendere possibile quest’evento, che negli Stati Uniti attrae ben 200.000 visitatori, sono stati gli sforzi di Asset Camera, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma e Tecnopolo con la curatela del giornalista Riccardo Luna e di Massimo Banzi ("anima" di Arduino, uno dei primi esempi al mondo di piattaforma Hardware Open Source, nato nel 2005 per semplificare il processo di prototipazione elettronica). L’intenzione dell’iniziativa consiste nel creare un momento di aggregazione per tutti gli "artigiani tecnologici".

INFORMAZIONI SULLA ROME MAKER FAIRE

Rome Maker Faire – The European Edition, Roma, Palazzo dei Congressi, 3- 6 ottobre 2013.

Evento promosso da World Wide Rome, progetto di Asset-Camera e Tecnopolo.

Curatori: Massimo Banzi e Riccardo Luna.

Sito internet: www.makerfairerome.eu

Digital Makers: L’evento di punta del CNA NeXT ti aspetta a Firenze!

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