I droni al servizio del cittadino. Una nuova frontiera della tecnologia

Non solo l’uso militare… con il passare dei mesi sempre più interessante e viva sta diventando la sperimentazione degli Aerei a Pilotaggio Remoto (APR), meglio conosciuti come ‘droni’, per gli usi civili e commerciali, con obiettivi e sviluppi che interessano ogni settore: commercio, sicurezza, meteo, sorveglianza, operazioni di emergenza, trasporti, ecc. Idee originali e in via di perfezionamento si stanno sviluppando sia a livello nazionale che mondiale.

Un primo esempio è la QuiQui, una start up fondata da un ventottenne californiano di San Francisco, nata con l’ obiettivo di sfruttare i droni per la consegna di medicinali. La compagnia avrà all’inizio quattro droni che faranno le consegne in meno di 15 minuti per 24 ore al giorno, volando a meno di 150 metri di altezza, sfruttando anche il fatto che i medicinali in genere hanno scatole piccole e leggere. Alcune farmacie hanno già manifestato l’interessate a sviluppare questo servizio.

Idea simile era già venuta agli studenti dell’ultimo anno dell’Ipsia Galilei di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, che stanno sperimentando diversi utilizzi dei droni tra cui proprio il trasporto di medicinali, ma ci sono due problemi in Italia: il primo è che si possono consegnare solo farmaci da banco (problema che dovrebbe essere superato con l’avvento della ricetta elettronica). L’altro è il regolamento dell’Enac al quale dovremo adattarci.

Dai farmaci il lavoro dei droni in campo ‘sanitario’ potrebbe poi espandersi. Stefen Riegebauer, uno studente di design austriaco, ha ideato un progetto per fare dei droni degli infermieri di primo soccorso, utilizzandoli per portare un defibrillatore e altre attrezzature di primo soccorso, in un luogo dove c’è una persona che ha avuto un arresto cardiaco o altra emergenza.

Sulle stesse ipotesi, l’utilizzo dei droni ad uso commerciale, potrebbe estendersi alla consegna di posta e merci di piccola entità nei centri storici o ZTL delle città, andando così incontro agli obiettivi di sviluppo tecnologico e tutela ambientale cari alla programmazione europea 2020, e aprendo un nuovo scenario di business nei settori smart cities e smart mobility.

Non solo le città… sempre in termini di ‘trasporto oggetti intelligente’, si potrebbero sfruttare i droni in siti locali, privati, vedi campus universitari o biomedici, resort e villaggi turistici, integrando poi funzionalità riguardanti la sorveglianza e la sicurezza interna.

Sfruttare poi i droni per il monitoraggio strutturale di edifici storici (chiese, musei,ecc) ai fini di una manutenzione efficiente e continua, per il monitoraggio del traffico, per la sicurezza stradale, per il controllo di coltivazioni agricole, per l’esplorazione di aree contaminate, per la lotta all’ abbandono abusivo di rifiuti, sull’ esempio di moltissimi Comuni italiani che già da tempo si affidano a questo nuovo metodo di ‘monitoraggio’.

La SI-IES s.r.l. di Roma, sensibile alle tematiche riguardanti le smart cities e lo sviluppo tecnologico, sta portando avanti studi e collaborazioni sull’applicabilità dell’utilizzo dei droni nei settori sopra citati, tenendo in forte considerazione gli obiettivi europei relativi ad EUROPA2020, per un utilizzo efficace e completo di tali dispositivi al servizio dei cittadini.

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