IMPRESA E CULTURA

Il Novecento è stato un periodo soggetto a trasformazioni nel campo della innovazione e nel mondo del lavoro. Si è passati da un lavoro fortemente manuale e quindi faticoso, basti pensare al settore dell’agricoltura e quello dei metalmeccanici, fino ad arrivare a parlare di agricoltura di precisione con l’industria 4.0 . Un progetto che aiuta lo sviluppo economico nazionale trasformando un settore primario sempre più sostenibile e innovativo puntando sui cardini della ricerca e della tecnologia. E l’agricoltura di precisione risponde a queste esigenze in un mondo sempre più all’avanguardia.
 
Anche la PA è cambiata. Dalla penna e calamaio si è passati alla macchina da scrivere al computer, al vocale alla LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), Tablet, Smartphone. Dal 1946 al 1992 sono avvenuti tanti mutamenti a partire dalla ricostruzione del Paese arrivando al cosiddetto “miracolo economico” che ha contribuito a creare lavoro, a far crescere in parte la PA, compresa la burocrazia, le fabbriche, le abitazioni. Anche il mondo della cultura è cambiato a partire dalla scuola primaria fino all’università. L’Italia finalmente è al secondo posto nel settore manifatturiero che è costituito prevalentemente da PMI che sono la vera dorsale del nostro Paese.
 
Non sempre solo luci in questo periodo ma anche molte ombre a partire dalla violenza per arrivare al terrorismo. Oggi si parla di globalizzazione che investe anche lo sviluppo dell’economia mondiale. E’ il tempo delle grandi utopie delle privatizzazioni, di riforme istituzionali, di aggregazioni, uno degli obiettivi è quello di combattere la disuguaglianza riducendo la povertà. Non a caso si parla di società aperta ed inclusiva.
 
Volendo fare un piano di impresa e cultura in questo momento è difficile in quanto si evince che i mutamenti sono particolarmente rapidi e quindi le aziende non riescono ad ammortizzare gli investimenti nel campo dell’innovazione tecnologica in quanto vengono immessi in maniera rapida nuovi prodotti e servizi che invadono il mercato.
 
E’ sufficiente pensare alla telefonìa cellulare 5G, la rete di nuova generazione, che tutti sostengono sarà la vera rivoluzione digitale. Tutto ciò fa pensare che necessita un aggiornamento continuo e pertanto sia il mondo della scuola superiore, sia le Università sono tenute a fare dei piani programmatici almeno per la prima volta che vedono sul piano tentenziale come il mondo delle imprese e della cultura si muove da una parte e come le nuove professioni ed occupazione interagiscono dall’altra parte.
 
Quindi la normale impresa deve interagire con le varie linee interne sia in via orizzontale e sia in via verticale per avere lumi di programmazione per il breve e il lungo termine. La cultura di impresa deve essere rivista e rivalutata alla luce delle novità tecnologiche e del ruolo che l’Europa ed il mondo ci offre con novità quotidiane e in alcuni casi si va anche verso il miglioramento della qualità della vita.
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