Un’impresa attenta al progresso e alla competizione virtuosa nel mercato, dedita all’innovazione, alla tecnologia e alla comunicazione d’impresa e digitale, non può trascurare alcuni temi di estrema importanza nel contemporaneo, che stanno letteralmente rivoluzionando svariati settori: questi temi molto caldi sono, più precisamente: la realtà aumentata, la realtà virtuale e la modellazione 3D. Tale sguardo attento non deve trascurare ne ciò che si dice nella grande conversazione dei mass-media, ne ciò che si scopre nei centri di ricerca e nelle università.
La realtà aumentata, di fatto, ingloba nella sua essenza elementi di realtà virtuale e modellazione 3D che vengono fruiti in uno scenario fisico reale che viene aumentato per mezzo di dispositivi appositi. Questa va a sovrapporre al reale nuove livelli informativi composti di immagini, video, infografiche, modelli e molto altro che viene generato elettronicamente. Riflettendo a livello “metamediatico” potremmo sostenere che la realtà aumentata si pone come nuovo ponte tra ICT e utente, oltre che come collegamento tra il modo visivo, fisico, reale ed il mondo virtuale.
I campi di applicazione dove oggi viene introdotta la realtà aumentata sono molteplici, non vi è solo la versione orientata all’intrattenimento e alla brand experience, ma molto spesso diventa valore aggiunto e sinonimo di sviluppo se applicata a settori quali l’informazione, la mobilità urbana, turismo e cultura, salute e progettazione industriale (solo per citarne alcuni, ce ne sarebbero molti altri).
Per quanto riguarda il turismo, ma volendo anche la smart mobility ed il wellness di un cittadino in un qualsiasi territorio, la realtà aumentata potrebbe essere molto fruttuosa per integrare la visita turistica in determinati luoghi e fruire di info aggiuntive in 3D, ma anche di servizi di supporto al viaggio con informazioni che in base alla geolocalizzazione forniscono dettagli su meteo, percorsi, lavori stradali, traffico, ma anche informazioni commerciali, servizi di booking e quant’altro. Il tutto ovviamente dovrà essere supportato da una piattaforma adeguata. Dalla geolocalizzazione e dai sistemi che si avvalgono della realtà aumentata si potrebbe riprendere ampiamente il discorso sul geomarketing, ma anche aspetti legati al territorio di natura più ambientali, nonchè favorire nuovi strumenti molto utili e strategici per la pianificazione,valorizzazione del territorio e lo sviluppo sostenibile della società.
Proprio nella gestione e tutela del territorio l’utilizzo della realtà aumentata può rivelarsi molto utile non solo per la fruizione turistica e dei beni culturali ma anche nei sistemi di governance territoriali e nei processi di visualizzazione dei dati, anche quindi in tutte quelle attività coinvolte nell’elaborazione di dati geografici. Pensiamo alla rilevanza che può essere apportata dalla modellazione 3D per il rilievo e la gestione di siti archeologici.
La realtà aumentata, dunque, si rivela più che mai preziosa come strumento informativo, ma anche come veicolo di diffusione della conoscenza fra le persone e, dunque, anche per l’apprendimento. Proprio a tal proposito risulta preziosa la testimonianza di una startup statunitense diretta da Gaia Dempsey, managing director di DAQRI, ed attiva proprio nel settore della realtà aumentata. Questa ha rilevato che l’80% delle informazioni recepite dal cervello umano sono di natura visiva. Quindi i dati presentati sotto forma di immagine possono essere incamerati in maniera più semplice ed immediata. L’implementazione di componenti virtuali, volti ad aumentare la realtà e fruiti mediante visore, smart device, mobile device e quant’altro, contaminerà sempre più settori, appunto per queste capacità determinanti nella diffusione della conoscenza e nel cruciale potenziamento dell’apprendimento, il settore dell’istruzione se ne gioverà tantissimo.
Probabilmente i nostri ragazzi, ma anche noi, grazie alla realtà aumentata potremmo essere sempre più in grado di apprendere nozioni anche fuori dalle aule scolastiche, in ambienti non convenzionali ed in tempi più rapidi.
Tutte queste sono solo alcune modeste indicazioni che fanno comprendere che la realtà aumentata e la realtà virtuale sono ormai di casa. Proprio considerando questo grande exploit, la diffusione di hardware e applicativi oltre che il bisogno di contenuti, è necessaria un’alfabetizzazione, molto importante diffondere la cultura e approfondirne le conoscenze su ciò che riguarda questo settore. Anche per favorire questa diffusione dell’argomento, la SI-IES sta impostando un piccolo corso di formazione che sarà fruibile presso la propria business school www.apprendimentocollaborativo.it.
