Cosi come è già avvenuto in molti settori che grazie alle nuove tecnologie si stanno affermando nella dimensione mobile, vedi ad esempio il mobile banking, anche la sfera dell’apprendimento e della formazione dall’online (e-learning) si sta affermando anche nella dimensione in mobilità (mobile learning). L’apprendimento online da anni sta trovando molti fruitori, svariati erogatori di servizio e con l’evoluzione dei media si sta trasformando allineandosi alle esigenze dei fruitori sempre più iperconnessi e in mobilità.
Il trend di crescita del mobile learning si concretizza di conseguenza all’espansione del mercato della telefonia mobile, aumenta sempre più il numero di persone che hanno un dispositivo smart mobile e di conseguenza aumentano anche le utenze che acquistano contenuti formativi direttamente nel proprio smartphone o tablet.
Considerando la diffusione del mobile, aumenta di conseguenza anche il numero di app scaricate: nel 2013 vi è stato un incremento dell’80% su scala mondiale. Le previsioni sul mercato globale del mobile learning sono esorbitanti, già nel 2012 si sono mossi capitali per 5,3 miliardi di dollari, il tasso di crescita annuo su 5 anni è stato stimato intorno al 18% e si prevede che i ricavi saranno raddoppiati entro il 2017 raggiungendo 12,2 miliardi di dollari.
Ma cosa muove in particolare gli utenti del mobile learning, cosa cercano in particolare quando si interfacciano ad un contenuto formativo? In primis cercano contenuti formativi pronti, istantanei e fruibili in modalità intuitiva e real time, cercano servizi a valore aggiunto, oltre che servizi coinvolgenti, interattivi e divertenti che permettano lo sviluppo e la creazione di contenuti personalizzati, ma cercano anche e soprattutto piattaforme, luoghi di aggregazione per apprendere facendo parte di una community. Non è da trascurare anche la dimensione ludica, quella del mobile learning potrebbe essere una manna in ambito LMS per ciò che concerne lo sviluppo e l’espansione dei learning game.
Un monito importante da e per gli addetti ai lavori è che quando si creano dei contenuti formativi per il mobile non si deve intendere tale posizione come una traslazione mobile dell’e-learning esistente, ma bensì è necessario ragionare su un nuovo media per la quale serve uno sviluppo ex-novo e ad hoc per i dispositivi mobile.
